Assolti Babbo Renzi, Lotti & C. Nel caso Consip pagano solo i militari

Due condanne e otto assoluzioni, tra cui quella di Tiziano Renzi e Luca Lotti, nell’ambito del processo sul caso Consip.

Assolti Babbo Renzi, Lotti & C. Nel caso Consip pagano solo i militari

Due condanne e otto assoluzioni, tra cui quella di Tiziano Renzi, padre del leader di Italia Viva, Matteo, e dell’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti, nell’ambito del processo sul caso Consip. Il tribunale di Roma ieri ha invece condannato a un anno e mezzo l’ex maggiore del Noe, Giampaolo Scafarto, e a tre mesi il colonnello dell’Arma, Alessandro Sessa. I due sono stati condannati a pagare una provvisionale immediatamente esecutiva di 50mila euro a favore del ministero della Difesa.

Due condanne e otto assoluzioni, tra cui quella di Tiziano Renzi e Luca Lotti, nell’ambito del processo sul caso Consip

I giudici dell’ottava sezione penale di Roma hanno assolto inoltre, sia con la formula “perché il fatto non sussiste” e “il fatto non costituisce reato”, l’ex parlamentare e ora opinionista tv, Italo Bocchino, l’imprenditore Alfredo Romeo, Emanuele Saltalamacchia, all’epoca dei fatti comandante dei Carabinieri della legione Toscana, l’ex presidente di Publiacqua Firenze, Filippo Vannoni, e Stefano Massimo Pandimiglio. Le accuse contestate nell’inchiesta avviata nel 2016, a vario titolo e a seconda delle posizioni, andavano dal traffico di influenze illecite, rivelazione del segreto, falso, favoreggiamento, millantato credito e tentata estorsione.

La notizia delle assoluzioni è stata accolta con un coro unanime di giubilo e di accuse nei confronti della procura. Il primo a parlare, naturalmente, Matteo Renzi: “Dopo sette anni di massacro mediatico oggi è arrivata la sentenza. E sapete come è finita? Tutti i miei amici assolti. Tutti! E sapete chi è stato condannato? Quei pubblici ufficiali che hanno tramato contro di noi, facendo falsi pur di attaccarci. I miei amici invece assolti. Sette anni, i titoloni di tutti i giornali, i talk, un danno reputazionale infinito. E il danno politico, morale, umano. E per qualcuno addirittura la custodia cautelare. Poi oggi arrivano le assoluzioni per tutti”, ha scritto sui social.

Senza rinunciare al vittimismo “Ma ci sarà qualcuno nelle redazioni, in Parlamento, nella classe dirigente di questo Paese che avrà finalmente il coraggio di chiedere scusa? Ma vi rendete conto di quanto il presunto scandalo Consip ha inciso per distruggere la nostra azione politica e ora scopriamo che era tutto regolare?”. “Vorrei guardare negli occhi tutte le persone superficiali e i vigliacchi che hanno subito ‘emesso sentenze’ di colpevolezza, i leoni da tastiera, i tanti politici – anche del mio partito – che hanno vomitato accuse e giudizi su di me. Vorrei solo guardarli. Senza dire una parola. A nessuno di loro auguro di subire quello che ho subito io in tutto questo lunghissimo periodo”, ha invece scritto Luca Lotti.

Gli imputati erano accusati di falso favoreggiamento, traffico di influenze e rivelazione di segreto e tentata estorsione

Ma se la soddisfazione e il trionfalismo erano più che preventivabili tra gli esponenti di Italia Viva, il verdetto ha ridato fiato a molti di quei ex renziani che tanto ex non sono tra le fila del Pd. Il primo a congratularsi il presidente del Copasir, Lorenzo Guerini: “Un abbraccio grande a Luca Lotti, amico prima ancora che collega o compagno di partito. Assolto dopo oltre 7 anni di vicenda giudiziaria vissuta con dignità e a testa alta”. Seguito a ruota da Marianna Madia: “Sono sempre contenta umanamente quando una persona viene assolta anziché’ condannata. Penso in ogni caso che l’assoluzione di Lotti sia un fatto politico e non solo umano su cui bisognerebbe riflettere con tutta la comunità dem e, più in generale, con tutti i gruppi politici”.

“Chissà se oggi coloro che da dentro e fuori il nostro partito avevano già condannato Lotti, proveranno un po’ di imbarazzo”, si sono chieste invece Alessia Morani e Alessia Rotta, rispettivamente componente della commissione di garanzia nazionale e della direzione nazionale del Pd. “Questo è l’abbraccio che vorrei dare a Luca Lotti anche oggi, assolto dopo anni di sofferenza. Chiedendogli anche qui scusa per non essere riuscita a difenderlo come avrei voluto”, ha scritto invece sui social Simona Malpezzi, senatrice del Pd, postando una foto in compagnia di Lotti.