“Assunta Madre” di riciclaggio. Sotto sequestro il noto ristorante di Vip e politici. Arrestato il titolare e altre cinque persone

"Assunta Madre" di riciclaggio. Sotto sequestro il noto ristorante di Vip e politici. Arrestato il titolare e altre cinque persone

È uno dei ristoranti più noti nel mondo dei Vip di Roma. Ma ora passerà alla storia per essere stato sequestrato. È questo il triste epilogo del noto ristorante “Assunta Madre”, il noto ristorante di pesce della centralissima Via Giulia messo appunto sotto sequestro a Roma in un’inchiesta per riciclaggio. Gli agenti della Squadra Mobile di Roma ed i Finanzieri del Nucleo Speciale Polizia Valutaria della Guardia di Finanza di Roma, infatti, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Roma su richiesta della locale Dda, a carico di sei soggetti ritenuti responsabili dei reati di intestazione fittizia di beni, riciclaggio e autoriciclaggio di denaro di provenienza illecita. Da qui è partito anche il sequestro preventivo di numerosi beni, locali e conti correnti, tra cui il ristorante “Assunta Madre” che si trova nel centro di Roma. Tra le persone finite in manette ci sono il titolare, un direttore di banca ed un commercialista.

Il ristorante – A frequentare il noto ristorante, come detto, calciatori, politici, magistrati e Vip accanto a comuni cittadini, qualche criminale e persino boss della Camorra: erano questi i frequentatori molto eterogenei dell’Assunta Madre. Ad accogliere i clienti era Johnny, soprannome del 54enne Gianni Micalusi, un imprenditore ittico di Terracina che ha aperto altri “Assunta Madre” anche a Milano, Londra e Barcellona e stava studiando di sbarcare pure a New York. Dal suo locale sono passati Francesco Totti e Sylvester Stallone, tanto per citare due nomi del lunghissimo elenco di Vip. Tra gli avventori politici lo schieramento è trasversale: Silvio Berlusconi e Massimo D’Alema, Gianni Letta e Fausto Bertinotti, Beppe Grillo e Denis Verdini, tutti ritratti in foto accanto a Johnny. Johnny che peraltro non figurava tra i titolari del ristorante, intestato ai figli ventenni.