L’Atletica italiana salta l’ostacolo doping. Nessun controllo eluso dagli atleti: arrivano le prime otto assoluzioni. A cui potrebbero seguirne altre 18

L’inchiesta sull’elusione dei controlli antidoping da parte di 26 atleti azzurri dell’atletica si sgonfia. E, infatti, sono arrivate le prime assoluzioni a cui dovrebbero seguirne altre. Perché secondo il Tribunale nazionale antidoping “Non era colpa degli atleti, o forse non solo perché c’era chi doveva far rispettare le procedure di controllo antidoping non lo avrebbe fatto”. Fabrizio Donato, Daniele Greco, Daniele Meucci, Ruggero Pertile, Andrew Howe, Andrea Lalli, Anna Incerti e Silvia Salis sono stati assolti. E, dopo di loro, stessa sorte potrebbe toccare anche agli altri 18 colleghi (oggi le udienze di Matteo Galvan, Simone Collio, Claudio Liccciardiello, Daniele Secci e Giovanni Faloci) deferiti per lo stesso motivo. Con la sentenza viene tutto rinviato alla Procura antidoping per far luce sulle eventuali responsabilità dei funzionari dell’epoca. I fatti sono relativi al 2011/12, a ridosso del caso Schwazer, da cui nasce l’indagine ‘Olimpia’, avviata dalla Procura di Bolzano.