Attacco degli Usa nel Pacifico: il Pentagono colpisce una nave che trasportava droga e scatena i timori di Maduro per una possibile invasione del Venezuela

Attacco degli Usa a una nave della droga nel Pacifico. Quattro morti. E ora Maduro teme un’invasione del Venezuela

Attacco degli Usa nel Pacifico: il Pentagono colpisce una nave che trasportava droga e scatena i timori di Maduro per una possibile invasione del Venezuela

Gli Stati Uniti hanno annunciato un nuovo attacco contro una nave sospettata di essere coinvolta nel traffico di droga nell’Oceano Pacifico orientale, non lontano dalle coste del Venezuela. L’operazione, condotta in acque internazionali, ha provocato la morte di quattro persone che il Pentagono ha definito “narco-terroristi”. Si tratta dell’ennesimo raid nell’ambito della controversa campagna antidroga lanciata dall’amministrazione Trump, che negli ultimi mesi ha causato almeno 62 vittime.

“Questa nave era nota ai nostri servizi di intelligence per essere coinvolta nel traffico illecito di stupefacenti”, ha dichiarato il segretario alla Difesa americano Pete Hegseth su X, sottolineando che “l’attacco è stato condotto nel pieno rispetto del diritto internazionale”. Tuttavia, l’operazione ha riacceso le tensioni nella regione, già in allarme per il crescente dispiegamento militare statunitense nei Caraibi e nel Pacifico.

L’intervento si colloca infatti in un contesto di forte contrapposizione politica con il governo di Caracas, che teme un’escalation sul proprio fronte marittimo. Il presidente venezuelano Nicolás Maduro ha annunciato che le forze aeree del Paese hanno intercettato tre aerei provenienti da nord, ritenuti coinvolti nel traffico di droga. “La nostra aviazione li ha individuati in un attimo”, ha spiegato durante un evento ufficiale, rivendicando il ruolo del Venezuela nella lotta contro i narcotrafficanti.

Attacco degli Usa nel Pacifico: il Pentagono colpisce una nave che trasportava droga e scatena i timori di Maduro per una possibile invasione del Venezuela

Il leader bolivariano ha inoltre denunciato apertamente il rischio di un’invasione straniera. In un discorso a reti unificate, Maduro ha dichiarato di aver chiesto al Tribunale Supremo di Giustizia (Tsj) di revocare la cittadinanza ai “traditori della patria” che sostengano un intervento militare esterno. “A ogni agente che vende la patria e si unisce a un esercito imperialista per invadere il Venezuela dev’essere tolta la nazionalità”, ha affermato, citando l’oppositore Leopoldo López, in esilio in Spagna, accusato di aver appoggiato pubblicamente l’offensiva americana contro il cosiddetto cartello dei Soli.

La vicepresidente Delcy Rodríguez ha confermato che il governo ha già presentato il ricorso al Tsj per annullare il passaporto di López. Un segnale politico forte, che arriva mentre Caracas cerca di mostrare fermezza di fronte alla crescente pressione militare statunitense nella regione.