Attentato a Strasburgo, Gabrielli: “E’ il campanello d’allarme di una minaccia che sappiamo essere immanente e che riguarda il nostro continente”

Il capo della Polizia Gabrielli: "Dal gennaio 2015, 360 persone sono state allontanate perché pericolose"

Per il capo della Polizia, Franco Gabrielli, l’attacco di Strasburgo “è il campanello d’allarme di una minaccia che sappiamo essere immanente e che riguarda il nostro continente”. “Aspettiamo di capire le dinamiche del gesto – ha aggiunto Gabrielli – ma quando un’azione colpisce così in modo indiscriminato si tratta di terrorismo, al di là delle motivazioni”.

“Tutti i feriti e le vittime – ha detto ancora il capo della Polizia – sono degni di rispetto ma quando si parla di connazionali siamo più coinvolti emotivamente. Il fatto che un giovane connazionale sia in condizione di pericolo è motivo di dolore”.

Rispondendo alla domanda, se vi siano rischi per l’Italia, Gabrielli ha sottolineato che “la prevenzione non sempre è raccontabile”. Dal gennaio 2015, “360 persone sono state allontanate perché pericolose”. “I risultati positivi – ha sottolineato – ci sono. La veicolazione di informazioni permette di prevenire forme di radicalizzazione”.

“Oggi – ha concluso Gabrielli – l’Italia è un Paese sicuro. I cittadini non possono cambiare le loro abitudini, devono vivere e pretendere che le forze di sicurezza facciano al massimo la loro attività. Finora ci siamo riusciti”.