Audio sconvolgente incita alla rivolta e a violare la quarantena. La Polizia: “Reato gravissimo”. Il sindaco di Palermo: “Sono sciacalli”

“Sta circolando in rete e sui social uno sconvolgente audio su cui ha acceso i riflettori la trasmissione Mezz’ora in più. Nell’audio si incita a provocare azioni di violenza, reato gravissimo”. E’ quanto scrive la Polizia di Stato sulla sua pagina Facebook a proposito dell’audio Whatsapp circolato nelle ultime ore in cui un uomo, dall’accento siciliano, incita alla rivolta.

“Ricordiamo a tutti i cittadini – aggiungono dalla Polizia – che solo restando a casa per il tempo stabilito dalle autorità riusciremo insieme a superare l’emergenza Covid19 per tornare gradualmente alla normalità. Promuovere assembramenti e violazioni dell’isolamento significa rendersi responsabili di allungare la quarantena nazionale facendo pagare un prezzo sanitario ed economico altissimo al Paese. Promuoviamo la cultura della legalità responsabilizzando noi stessi, i nostri parenti e gli amici sul ruolo che abbiamo nell’uscire da questa crisi nel minor tempo possibile. Vi siamo vicini e vi invitiamo a diffidare di ogni messaggio che spinge a uscire di casa”.

“Sono sciacalli – ha commenta a Mezz’ora in più il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando – che fanno leva sul disagio che c’è. Abbiamo chiesto al Governo nazionale e regionale di non fare annunci ma di dare tempi certi. Interventi certi che servono a tamponare le nuove povertà. Sono una piccola minoranza, ma tendono a diventare un fenomeno sociale. Mi sembra di tornare ai tempi nei quali operai licenziati da imprese mafiose alle quali avevamo tolto gli appalti protestarono dicendo ‘Lo Stato combatte la mafia ma noi perdiamo il lavoro’. Ecco oggi dicono ‘Lo Stato combatte il virus e noi perdiamo il pane’. Bisogna subito intervenire per evitare che si crei un blocco di violenza che inizia nelle città del sud ma che si estenderà nelle città del nord, che partendo dal sud contagi il nord”.