Un autovelox da 15mila multe e 800mila euro di incassi

In trentacinque giorni un autovelox ha rilevato 15.533 infrazioni, che hanno permesso di scrivere 12.776 verbali a 6.376 veicoli

Un autovelox da 15mila multe e 800mila euro di incassi

In trentacinque giorni un autovelox ha rilevato 15.533 infrazioni, che hanno permesso di scrivere 12.776 verbali nei confronti di 6.376 veicoli. E, al contrario di quanto si possa immaginare, la maggior parte delle multe l’hanno fatta ad  automobilisti che andavano in salita, non in discesa.  È la storia di un report della polizia municipale sull’autovelox in via di Sotto a Pescara contro il quale sono nate petizioni e polemiche. Ieri la questione è anche approdata in consiglio comunale.

Un autovelox da 15mila multe e 800mila euro di incassi

Il periodo a cui fa riferimento il report sulle multe va dal 22 febbraio al 28 marzo. Le telecamere hanno registrato complessivamente 162.681 transiti, con una media di 4648 transiti giornalieri e le infrazioni rilevate sono state pari al 9,55% dei transiti. Nella zona c’è un limite di velocità fissato a 30 chilometri orari e gli incassi complessivi per l’amministrazione comunale sono stati di 15mila euro. L’autovelox, in funzione dalla fine di febbraio, è stato installato in un tratto di strada in cui il limite di 30 chilometri orari è in vigore da otto anni, caratterizzato da un elevato numero di incidenti, alcuni dei quali gravi o perfino mortali.

Il sindaco Carlo Masci ha preferito non rispondere a voce subito, ma nel pomeriggio per iscritto e con un comunicato nel quale ricorda e riassume le circostanze che hanno indotto l’amministrazione a collocare l’autovelox fisso; rileva che in qualche caso la velocità delle autovetture è stata di 97 km orari e non esclude, come già discusso, che il limite possa essere portato a 40 km orari dagli attuali 30 (con una tolleranza del 5%).

“Il limite di 30 all’ora – sottolinea l’assessore alla Viabilità, Luigi Albore Mascia – l’ha istituito l’amministrazione nel 2013 a furor di popolo. La popolazione locale, infatti, avvertiva la necessità di maggiore sicurezza. Questo intervento non ha niente di politico, ma è tecnico ed è basato sulla sinistrosità e sulla pericolosità oggettiva di quella strada. Non è cattiva politica o politica cattiva. Ricordo che più del 90% dei transiti non è oggetto di violazione: il 10% che ha commesso infrazioni deve piegare il restante 90 che ha rispettato le regole?”, si chiede l’assessore.

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