Diritto e Rovescio: Salvini deve rispondere ai ristoratori, ma salta l’audio proprio sul più bello

Quando Del Debbio domanda "Salvini mi sente?", lui fa cenno di no. Ma se non sentiva come ha fatto ad ascoltare la domanda e a rispondere?

Diritto e Rovescio: Salvini deve rispondere ai ristoratori, ma salta l’audio proprio sul più bello

Ieri durante Diritto e Rovescio su Rete 4 è andato in onda un video-confronto tra Matteo Salvini, in collegamento da Budapest, e i ristoratori di Padova dove ci sono collegati imprenditori e albergatori molto arrabbiati e preoccupati per le chiusure annunciate dal governo. “Io rappresento gli agnelli sacrificali, coloro i quali hanno investito migliaia di euro quando ci avevano detto che potevamo aprire e poi ci hanno chiuso”.

Diritto e Rovescio: Salvini contro i ristoratori, ma salta l’audio proprio sul più bello

“E i ristori? Abbiamo avuto dipendenti in cassa integrazione, siamo la variante imprese, la più grave che Speranza avrà. Vorrei che lei, Salvini, si facesse portavoce di questo malcontento”, dice il ristoratore. Purtroppo però quando tocca a Salvini rispondere salta improvvisamente l’audio. “Ho ripristinato la linea con Salvini a Budapest, non so se mi sente..:”, esordisce Paolo Del Debbio. Ma Salvini è muto. Guarda in camera, sì, ma evidentemente non sente. Ed è stranissimo – guardate il video – perché quando Del Debbio domanda “Salvini mi sente?”, lui fa cenno di no con la mano. Ma se non sentiva come ha fatto ad ascoltare la domanda e a rispondere così presto?

Anche nel corso  di una conferenza stampa presso la sede della Stampa estera qualche giorno fa Salvini era piuttosto nervoso riguardo i ristoratori: “Sto lavorando perché l’Italia esca dal tunnel”, ha risposto seccato a chi gli chiedeva se si sentisse responsabile per aver spesso sostenuto il fronte aperturista dei ristoranti prima della terza ondata, avendo incoraggiato comportamenti scorretti anche sulle mascherine. “Chiedete all’ex presidente del Consiglio se ha fatto quanto fosse giusto, l’estate scorsa qualche ministro stava scrivendo un libro su come aveva sconfitto il covid, che ha dovuto ritirare”, ricorda Salvini, con riferimento al ministro della Salute, Roberto Speranza.

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