Balneari nel caos, tutto tace e con l’estate alle porte la stagione in spiaggia è a rischio

L'immobilismo del governo, che sperava di risolvere il problema delle concessioni balneari ignorandolo, mette a rischio la stagione estiva.

Balneari nel caos, tutto tace e con l’estate alle porte la stagione in spiaggia è a rischio

I lidi sono ancora chiusi e la stagione è a rischio. Gli stabilimenti, in questo primo weekend di maggio, in alcune località sono off limits ed è una novità per gli avventori che, soprattutto in alcune zone come il litorale romano, frequentano le spiagge già dalla primavera. Per i balneari l’incertezza è totale e la stagione estiva è a rischio. 

Tra meno di dieci giorni è attesa l’ordinanza che dovrebbe rendere definitiva la decisione del Consiglio di Stato che conferma la scadenza delle concessioni demaniali per le spiagge al 31 dicembre. E nessuno, ora, sa cosa succederà. Le amministrazioni, in teoria, non potranno concedere nuove deroghe ma solo procedere con nuovi bandi. 

Caos balneari, estate in spiaggia a rischio: le proteste degli operatori

Per i gestori di alcuni stabilimenti del litorale romano la situazione è preoccupante. Alcuni di loro raccontano all’Ansa come ogni giorno ci siano novità e smentite e si lavora più “nei tribunali che negli arenili”. In attesa del 14 maggio, quando arriverà il pronunciamento del Consiglio di Stato, si tenta un dialogo con l’amministrazione comunale per capire il da farsi. 

Fino a pochi giorni gli operatori stavano lavorando per la riapertura, ma ora tutto è bloccato, compresi gli investimenti. Con il rischio che quelli già fatti svaniscano nel nulla vista la contrarietà del Consiglio di Stato alla linea del governo, che di fatto ha fatto finta di nulla sperando di poter rinviare il problema, rendendolo così ancora più urgente. 

A questo si aggiunge un altro problema sul litorale di Ostia, quello delle mareggiate. Che hanno eroso la spiaggia e hanno comportato anche costi elevati per rimettere tutto a posto. Anche su questo fronte intervenire non è semplice nell’incertezza totale. Così in molti preferiscono aspettare. Con il rischio che poi qualsiasi decisione arrivi troppo tardi per garantire una stagione estiva al 100%.