Bambini kamikaze. Bombe sotto la maglia di Messi, un ragazzo di 12 anni fermato a Kirkuk prima di compiere una strage

Una nuova strage di un baby kamikaze è stata evitata per poco. A Kirkuk un 12enne è stato fermato dalle forze di polizia curde prima di farsi esplodere.

Una nuova strage di un baby kamikaze è stata evitata per poco dopo quello che è avvenuto in Turchia. Giusto qualche minuto, infatti, e ci sarebbe stata l’esplosione fatale. Nel nord dell’Iraq, a Kirkuk (capitale del Kurdistan), un ragazzo d 12 anni è stato fermato dalle forze di polizia curde prima di farsi esplodere. Il giovane indossava una maglia del calciatore del Barcellona di Leo Messi: sotto c’era una cintura esplosiva pronta per essere azionata appena raggiunto un luogo affollato. Lo scopo era quello di provocare il maggior numero di vittime possibile tra i “miscredenti”.

I media curdi hanno diffuso il video con le immagini dell’arresto del giovane: il 12enne è stato immobilizzato dai peshmerga e subito dopo è stato “liberato” dalle bombe che indossava. Si vede il giovane in stato confusionale, mentre intorno alcuni testimoni applaudono ai militari che hanno sventato l’attacco. Secondo quanto è stato raccontato il ragazzo era stato indottrinato dal padre – reclutato dall’Isis – per compiere un attentato, l’ennesimo in poche ore, a Kirkuk.