Bankitalia, Pil al -9,5%. Cresce la produzione industriale, +30% nel terzo trimestre. Rilevante il rischio che la pandemia continui a ripercuotersi sulla fiducia di famiglie e imprese

“Nel complesso, considerando anche la revisione al ribasso della stima del secondo trimestre effettuata dall’Istat, la nostra valutazione è che a grandi linee resti valida la proiezione pubblicata a luglio che indicava una caduta del Pil attorno al 9,5% nella media di quest’anno. Le prospettive restano però incerte”. E’ quanto ha detto il capo del Dipartimento Economia e statistica della Banca d’Italia, Eugenio Gaiotti, in audizione presso le commissioni Bilancio di Camera e Senato sulla Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza.

“Anche alla luce della ripresa dei contagi – ha continuato -, resta rilevante il rischio che l’evoluzione globale della pandemia continui a ripercuotersi sulla fiducia di famiglie e imprese o resti debole la domanda globale. Anche le nostre indagini piu’ recenti segnalano che non solo le famiglie con maggiore difficolta’ economica ma anche quelle che non prevedono di incorrere in perdite significative prefigurano riduzioni di spesa”.

“In Italia – ha aggiunto Gaiotti – tutti gli indicatori che osserviamo, tra questi i consumi elettrici e di gas, i flussi di traffico, i pagamenti al dettaglio, segnalano un recupero dell’economia nel terzo trimestre. E’ un recupero significativo e più ampio di quanto avevamo stimato in precedenza, anche se non omogeneo tra i diversi settori. Secondo le nostre valutazioni sul mese di settembre, la produzione industriale potrebbe essere cresciuta attorno al 30% nel terzo trimestre con un recupero sostanziale dopo il crollo osservato durante il lockdown. L’impatto della pandemia è più persistente nei servizi che hanno segnato un recupero solo parziale”.

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