Beneficenza agli amichetti renziani. Sprint del ciclista Starace per sostenere un’associazione vicina al giglio magico

di Stefano Sansonetti

La beneficenza è importante, per carità. E nessuno vuol negare che sia importante anche quando destinataria dei fondi è un’associazione di ambiente “renziano”. Quando però vai a scoprire che l’artefice di tanta bontà è l’amministratore delegato di una delle più importanti società italiane quotate in borsa, che pur di partecipare all’atto benefico mette su addirittura una squadra ciclistica, la cosa diventa come minimo curiosa. Al centro della scena c’è il numero uno dell’Enel, Francesco Starace, che tra il 23 e il 24 maggio scorsi ha partecipato in Toscana a una gara ciclistica che si chiama “Dynamo Bike challenge”. Di cosa si tratta? Semplice, di una corsa di beneficenza che aveva lo scopo di raccogliere finanziamenti per l’associazione Dynamo Camp onlus.

TUTTI IN SELLA
L’organismo in questione svolge un ruolo del tutto meritorio. In sostanza sviluppa attività di “terapia ricreativa”, ovvero ospita in una tenuta in provincia di Pistoia bambini affetti da malattie gravi o croniche. Ma si dà anche il caso che la Dynamo Camp non sia un ente qualunque, almeno a guardare le persone che si muovono dietro di essa. L’associazione, infatti, è stata creata nel 2007 dalla fondazione Dynamo, a sua volta nata nel 2003 grazie all’iniziativa e ai contributi economici di Vincenzo Manes. Probabilmente, ai più, questo nome ancora non dice molto. Ebbene, Manes è presidente di Intek, un gruppo quotato in borsa attivo nella produzione di rame, negli investimenti in energie rinnovabili, nella gestione di partecipazioni e in quella di fondi immobiliari e di private equity. Ma Manes è soprattutto molto renziano e molto vicino all’altrettanto renziano Marco Carrai. Il presidente di Intek, infatti, ha personalmente finanziato con 62 mila euro la fondazione Open, ovvero il veicolo organizzativo delle varie “Leopolde” presieduto dall’avvocato Alberto Bianchi. E qui si ritorna all’Enel, visto che proprio Bianchi è il presidio piazzato da Renzi nel consiglio di amministrazione del colosso elettrico. Senza contare che nel consiglio della fondazione Open siede tutto il giglio magico: il ministro Maria Elena Boschi, il fedelissimo Carrai e il sottosegretario di palazzo Chigi Luca Lotti. Del resto a questo ambiente, e in particolare a Carrai, è vicino lo stesso Ad dell’Enel, Starace. Il quale, tra il 23 e il 24 maggio, si è infilato una bella divisa da ciclista e a capo della squadra ciclistica dell’Enel ha partecipato alla corsa di beneficenza. Il suo ruolo, come quello di altri partecipanti, era quello di “fundraiser”. In pratica si è offerto di raccogliere tutta una serie di contributi di persone fisiche raccogliendo alla fine 7.621 euro. A quanto pare la discesa in campo di Starace ha fatto altri proseliti all’interno del colosso elettrico. Si dà infatti il caso che alla gara ciclistica, anche lui in rigorosa tenuta da competizione, ci fosse pure Carlo Tamburi, responsabile dell’Enel per l’Italia, accorso con Starace per dare il suo contributo all’iniziativa dell’associazione di area renziana.

IL SOGNO SEGRETO
Del resto parliamo di un manager che sembrerebbe già in questa fase coltivare certe ambizioni di ascesa all’interno dell’Enel. Innanzitutto Carlo Tamburi è fratello di Giovanni Tamburi, presidente e amministratore delegato della Tamburi Investment Partners, merchant bank che qualche tempo fa ha coagulato intorno a sé alcuni investitori che hanno rilevato per 120 milioni di euro il 20% di Eataly. Già, proprio la creatura di Oscar Farinetti, altro imprenditore sedotto dal giglio magico renziano. Ebbene, c’è chi sostiene che zitto zitto Carlo Tamburi ambisca a prendere il posto di Starace sulla tolda di comando dell’Enel. Soltanto rumors, per ora. Ma in un momento di “renzismo” imperante meglio coltivare ogni rapporto che possa portare diritto nel “giglio magico” del presidente del consiglio. Perché la beneficenza è importante, e nessuno lo vuole negare. Ma è altrettanto importante (o forse sarebbe meglio dire strategica) la beneficenza indirizzata alle associazioni che contano, magari legate agli ambienti di Renzi. E questo nessuno lo può negare.

Twitter: @SSansonetti