Berlusconi al Quirinale ricompatta il Popolo viola. Confermata la manifestazione del 4 gennaio contro l’elezione del Cav. Mentre parte l’iter del voto al Colle

Tutto confermato per il ritorno in piazza del Popolo viola contro la paventata elezione di Silvio Berlusconi al Quirinale.

Berlusconi al Quirinale ricompatta il Popolo viola. Confermata la manifestazione del 4 gennaio contro l’elezione del Cav. Mentre parte l’iter del voto al Colle

Tutto confermato per il ritorno in piazza del Popolo viola, che il prossimo 4 gennaio tornerà a farsi vedere per opporsi alla possibile elezione di Silvio Berlusconi al Quirinale. A muovere le fila dell’iniziativa di protesta è Gianfranco Mascia, uno degli animatori delle manifestazioni di piazza del 2011 e del 2013 che accompagnarono prima la caduta dell’ultimo Governo Berlusconi e due anni dopo al suo allontanamento dal Senato.

Mascia ora ci riprova a mobilitare il popolo, dando appuntamento in piazza Santi Apostoli, a Roma, proprio il giorno in cui il presidente della Camera, Roberto Fico, annuncerà la data dell’inizio delle votazioni per l’elezione del tredicesimo presidente della Repubblica (leggi l’articolo), per l’appunto il prossimo 4 gennaio.

”Dove eravamo rimasti? Ah sì – ha scritto nei giorni scorsi Mascia sul blog – era l’1 agosto 2013 e stavamo davanti al Palazzo di Giustizia di Roma, in attesa che la Corte di Cassazione confermasse o meno la decisione di condanna della Corte di Appello a quattro anni di detenzione per Silvio Berlusconi, riguardo al processo Mediaset”.

“Era uno degli ultimi presidi del Popolo viola – aggiunge ancora -, il grande movimento di società civile che avevamo animato sin dal dicembre del 2009, a partire dalla grande manifestazione di piazza San Giovanni di Dio, il No Berlusconi Day che vide arrivare da tutta Italia una marea di persone che riempirono e colorarono il corteo e la manifestazione finale. Una di quelle iniziative di cittadinanza attiva che sono state il vero vaccino contro la deriva autoritaria e antidemocratica dei governi Berlusconi: il loro successo fu inappellabile, con buona pace di Alessandro Sallusti”.

Dall’archivio: Tra Silvio e il Colle c’è un banchiere di troppo. Draghi mette in allarme il Cav nel giorno del vertice di Centrodestra. Berlusconi prova a serrare le fila in vista dell’elezione. Ma teme di essere fatto fuori nel rush finale.