Bini Smaghi sbarca in Francia alla Société Générale. Ex componente del board della Bce l’economista è considerato molto vicino al premier Renzi

Il suo nome girava da tempo per una delle tante poltrone delle partecipate pubbliche, ma anche per incarichi di governo, vista la vicinanza territoriale e politica con il premier Renzi. Lorenzo Bini Smaghi per ora non si occuperà di nulla di tutto questo in quanto andrà a ricoprire la carica di presidente di Société Générale, la principale banca francese. L’annuncio ieri, insieme alla notizia che l’istituto cambierà il modello di governance, separando la funzione del presidente da quella dell’amministratore delegato, che resterà a Frederic Oudea.

NUOVA GOVERNANCE
L’aggiornamento della governance risponde ai requisiti richiesti alle banche europee e sarà approvato in occasione dell’assemblea generale degli azionisti del 19 maggio prossimo. Bini Smaghi, ex membro del consiglio direttivo della Bce (uscito dopo l’arrivo di Mario Draghi alla presidenza) è attualmente il numero uno di Snam e membro permanente del board della Banca Morgan Stanley. Un profilo di altissimo rilievo, tanto da aver fatto arrivare il suo nome nella terna da cui è poi uscito il nome dell’attuale ministro del Tesoro, Pier Carlo Padoan.

IL PROFILO
Economista, In precedenza Bini Smaghi ha lavorato al Servizio studi di Bankitalia, poi al Fondo monetario internazionale e in seguito all’Istituto monetario europeo di Francoforte. Nel 1998 fu chiamato proprio al Tesoro dall’allora ministro dell’Economia Carlo Azeglio Ciampi come dirigente generale della Direzione rapporti finanziari internazionali del ministero. È sposato con l’economista Veronica De Romanis, autrice del recente “Il metodo Merkel”, ritenuta pure lei vicina al premier Renzi.