Blitz a Torino contro i No Tav: 11 attivisti arrestati. Avevano tentato di abbattere le recinzioni del cantiere il 28 giugno dell’anno scorso

Nuova operazione della Digos nei confronti del movimento No Tav. Arrivano nuove misure cautelari, una ventina, tra cui anche 11 arresti.

Nuova operazione della Digos nei confronti del movimento No Tav. All’indomani dell’elezione a Torino di Chiara Appendino del Movimento Cinque Stelle, da sempre sostenitore delle tesi contro l’Alta Velocità Torino-Lione, arrivano nuove misure cautelari, una ventina, tra cui anche 11 arresti. I fatti contestati agli attivisti risalgono allo scorso 28 giugno. Quel giorno un gruppo di black-bloc incappucciati si era avvicinato alle reti e aveva lanciato sassi. Il corteo era partito dal Forte di Exilles e aveva raggiunto Chiomonte. Alcune decine di No Tav si erano staccati dal gruppo e aveva portato avanti un attacco al cantiere. Avevano agganciato un paio di funi alla recinzione nel tentativo di abbatterla e lanciato petardi e fumogeni per “coprirsi”.

A finire in carcere sono stati un attivista No Tav residente a Torino e uno residente a Modena, provincia in cui risiedono anche due dei sottoposti agli arresti domiciliari. Sempre ai domiciliari anche un residente in provincia di Reggio Emilia e uno residente a Roma. Il decreto di fermo del pm nei loro confronti “trae origine – comunica la Questura di Torino – dall’acquisizione di ulteriori elementi di prova emersi nel corso di perquisizioni domiciliari e personali eseguite dalla Digos di Torino nei giorni scorsi, che vanno a rafforzare le posizioni di responsabilità degli indagati”. Tutti i 20 destinatari delle misure devono rispondere di resistenza aggravata a pubblico ufficiale, lesioni personali, esplosioni di ordigni con la finalità di turbare l’ordine pubblico.