Via la pandemia, aumenta l’energia. Bolletta elettrica e del gas più care già da aprile

La componente “materia prima” torna a pesare sulla bolletta, dove gli oneri maggiori restano però tasse, imposte e oneri di servizio

Via la pandemia, aumenta l’energia. Bolletta elettrica e del gas più care già da aprile

Quando aumenta la bolletta elettrica e del gas non c’è mai da festeggiare, ma per una volta ci si può consolare con quello che significa il maggior prezzo dei carburanti dopo oltre un anno di
caduta libera della domanda di energia a causa del taglio della produzione per la pandemia.

Via la pandemia, aumenta l’energia

Ebbene sì, le previsioni globali sono di una ripartenza dei consumi e servono nuove scorte petrolifere e di metano per fornire al mercato i beni di cui si stima una grande richiesta, con conseguente salita della ricchezza prodotta e dell’occupazione. Così il barile sale di valore. E ieri l’Autorità per l’Energia, Reti e Ambiente (Arera) ha disposto un nuovo aumento delle bollette, a partire dal primo aprile, del 3,8% per l’elettricità e del 3,9% per il gas naturale.

Con l’uscita dei paesi asiatici dall’emergenza coronavirus è infatti ripartita la domanda di materie prime, a partire dagli idrocarburi, con inevitabili ricadute sul livello dei prezzi. Inoltre, la revisione trimestrale delle bollette prende in considerazioni anche le prospettive dei mercati energetici: anche in questo caso, si prevedono un’ulteriore crescita della domanda, con il diffondersi delle politiche vaccinali.

Bolletta elettrica e del gas più cara già da aprile

La componente “materia prima” torna così a pesare sulla bolletta, dove gli oneri maggiori restano però tasse, imposte e i cosiddetti oneri di servizio, che vanno dai contributi per gli investimenti dei gestori agli incentivi, di cui la voce più consistente riguarda ovviamente le rinnovabili, che dovrebbero cominciare a scendere da qui a due anni. La variazione trimestrale delle tariffe riguarda inoltre solo famiglie e partite Iva che non sono passate al mercato libero. Ma sono rimaste nel cosiddetto mercato di “tutela”.

Di fatto, si è azzerato l’effetto “pandemia”. Il primo lockdown aveva portato infatti a una diminuzione considerevole delle tariffe legate alle bollette dell’energia. Ma considerando gli ultimi dodici mesi ora si scopre che la variazione – rispetto ai dodici mesi precedenti è ancora inferiore. Però soltanto dello 0,7% per l’elettricità e un po’ più alta per il gas naturale, pari a circa il 5,6%. Da segnalare che una parte degli aumenti delle bollette è anche dovuta al nuovo livello record raggiunto dai prezzi della C02. In pratica dal sovraprezzo imposto dall’Unione europea per le emissioni inquinanti. Un costo che indirettamente finisce per pesare sui consumatori.

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