A Bonomi il Sussidistan piace solo se gli conviene. Gli sgravi sulle rivalutazioni patrimoniali delle imprese nel mirino di Draghi. Confindustria insorge

Gli sgravi sulle rivalutazioni patrimoniali delle imprese nel mirino di Draghi. Il numero uno di Confindustria, Carlo Bonomi, insorge.

A Bonomi il Sussidistan piace solo se gli conviene. Gli sgravi sulle rivalutazioni patrimoniali delle imprese nel mirino di Draghi. Confindustria insorge

Sparare un giorno sì e l’altro pure contro il Reddito di cittadinanza – il “Sussidistan”, per dirla con il presidente di Confindustria Carlo Bonomi – magari per staccarne una fetta a beneficio delle imprese va sempre bene. Ma guai a mettere mano alle agevolazioni fiscali – l’altro “Sussidistan” che evidentemente a Bonomi piace – di cui beneficiano le stesse imprese e che costano al contribuente qualcosa come 80 miliardi.

A SENSO UNICO. Deve essere balzato sulla sedia, il numero uno di Viale dell’Astronomia, quando si è accordo delle norme che, nelle pieghe della Manovra, rimodulano gli sconti fiscali per le rivalutazione degli attivi delle aziende, adeguandoli ai valori di mercato. In pratica, un’impresa può rivalutare i suoi beni per rafforzare la sua sfera patrimoniale. L’operazione ha un costo, ma se la rivalutazione può essere ammortizzato, detraendolo dai profitti, l’effetto è quello di abbassare l’imponibile e, di conseguenza, le tasse da pagare.

Possibilità introdotta, nel pieno della pandemia, dalla legge di Bilancio 2020 che prevede un prelievo una tantum del 3% e la possibilità di scalare la rivalutazione dei profitti nell’arco di 18 anni. Ma ora il Governo si è accorto che i conti non quadrano: la norma aprirebbe un buco di 4 miliardi l’anno (80 miliardi in 18 anni) nei conti dello Stato. Rimedio: allungare a 50 anni l’arco dell’ammortamento riducendo di un terzo lo sconto annuo. “Inaccettabile” per Bonomi. Benvenuto nel Sussidistan!