Bravo, il consigliere bracconiere, si porta gli avvocati in Commissione caccia

Il consigliere Fdi Bravo, già multato per bracconaggio, chiama gli avvocati dei bracconieri (e forse anche suoi) in commissione a parlare con i Carabinieri.

Bravo, il consigliere bracconiere, si porta gli avvocati in Commissione caccia

Carlo Bravo, consigliere regionale di Fratelli d’Italia e Vicepresidente della Commissione Agricoltura Montagna e Foreste, multato a novembre 2023 dai carabinieri del Soarda (Sezione operativa antibracconaggio e reati in danno degli animali) per aver utilizzato durante una battuta di caccia nel suo capanno in provincia di Brescia richiami vivi non a norma, non finisce di stupire. Mercoledì, di fronte a un’audizione proprio con l’Arma dei Carabinieri sull’operazione ‘Pettirosso 2023’, che quest’anno ha visto ancora una volta una crescita di denunce, arresti e confische per crimini legati al bracconaggio, avrebbe invitato a parlare gli avvocati che rappresentano le stesse persone denunciate in seguito all’operazione.

A renderlo noto Pierfrancesco Majorino e Paolo Romano, capogruppo e consigliere regionali del Pd, al termine della surreale audizione congiunta tra le Commissioni Agricoltura e speciale Antimafia ed educazione alla legalità. “In sostanza, di fronte alle forze dell’ordine, che svolgono i loro controlli, si è messo in atto un simil-processo, tra l’altro all’oscuro delle Commissioni stesse. Non osiamo immaginare se questo metodo fosse stato utilizzato su tematiche di mafia: da un lato avremmo invitato la Procura antimafia e dall’altro gli avvocati degli imputati per mafia?”, si chiedono i due esponenti Pd.

Gli avvocati chiamati proprio da Bravo

“Fa ancora più specie che i tre avvocati in questione siano stati inseriti nell’audizione su richiesta del consigliere Bravo, denunciato per gli anellini contraffatti sui richiami vivi, ovvero l’unica tipologia di reato collegata al bracconaggio su cui gli avvocati invitati si sono espressi, senza commentare in nessun modo tutte le altre tipologie descritte dalla relazione dei carabinieri”, sottolineano Majorino e Romano.

“Durante l’audizione è stato chiesto espressamente se questi legali rappresentassero il consigliere Bravo e non ci è stata fornita alcuna risposta, ma è stato invocato il segreto professionale da uno di essi. Non vogliamo pensare sia possibile che un consigliere regionale denunciato su un tema porti in audizione in Commissioni consiliari su quel tema, davanti ai carabinieri, il suo avvocato. Sarebbe qualcosa di troppo grave anche per questa destra”.