Bruxelles, il Parlamento europeo annuncia la volontà di presentare ricorso contro il Safe alla Corte di Giustizia

Bruxelles, il Parlamento europeo annuncia la volontà di presentare ricorso contro il Safe alla Corte di Giustizia

Bruxelles, il Parlamento europeo annuncia la volontà di presentare ricorso contro il Safe alla Corte di Giustizia

Il Parlamento europeo ha deciso di impugnare davanti alla Corte di Giustizia dell’Unione europea il regolamento che istituisce il Safe, lo strumento di azione per la sicurezza dell’Europa volto a rafforzare l’industria europea della difesa. Al centro del ricorso non c’è il contenuto del provvedimento, ritenuto utile e necessario, ma la procedura con cui è stato adottato: quella d’urgenza, basata sull’articolo 122 del Trattato, considerata illegittima.

La decisione del Parlamento europeo

La mossa arriva a seguito della raccomandazione della Commissione Affari Giuridici. Secondo quanto comunicato dall’ufficio stampa dell’Eurocamera, è stata formalmente presentata una richiesta di annullamento del regolamento Safe alla Corte di Giustizia.

L’Europarlamento sottolinea che la scelta della base giuridica d’urgenza mina la legittimità democratica agli occhi dei cittadini europei: “Non esiste un Parlamento al mondo che lo accetterebbe”, si legge nella nota. Per questo motivo, il ricorso viene presentato con la motivazione dell’inadeguatezza della base giuridica.

Un sostegno al contenuto, ma non al metodo

Pur contestando la procedura, il Parlamento europeo ribadisce il pieno appoggio agli obiettivi del Safe: “Riconosciamo la sua importanza per l’Europa, per l’Ucraina e per tutti noi. Non si tratta di contenuto ma della base giuridica scelta, che mina la legittimità democratica”.

Nel ricorso, l’Eurocamera chiede inoltre che, qualora la Corte ritenga fondato il procedimento, gli effetti del regolamento siano comunque mantenuti fino all’adozione di un nuovo atto basato su una procedura corretta, senza l’uso dell’urgenza.

La questione della legittimità democratica

L’Europarlamento ricorda di aver già dimostrato la capacità di agire in maniera rapida e coerente senza dover ricorrere a scorciatoie procedurali. In passato, infatti, testi legislativi di rilievo sono stati approvati in poche settimane, a riprova della possibilità di intervenire tempestivamente senza sacrificare i principi democratici.

Lo sfondo: finanziamenti e difesa comune

Il Safe rappresenta uno degli strumenti centrali per sostenere l’industria europea della difesa, soprattutto alla luce della guerra in Ucraina. Il Parlamento europeo accoglie con favore la volontà della maggioranza degli Stati membri di ricorrere a prestiti UE per bandi comuni fino a 127 miliardi di euro, ma ribadisce che il percorso legislativo deve essere trasparente e conforme ai principi democratici.