Il dubbio (legittimo) è che la notizia sia stata messa in giro volutamente da qualcuno affinché qualcun altro ci cascasse. E a quanto pare ci sono riusciti. Ieri mattina alcuni giornali – tra cui Repubblica – titolavano in maniera pomposa: “La Commissione Esteri della Camera chiede lo stop all’embargo sulle armi agli Emirati”.
Un titolo dal significato chiaro ed eloquente: in pratica un presunto embargo che sarebbe stato adottato (non si capisce quando) dal governo sarebbe decaduto per volere della Camera dei Deputati con la conseguenza che – finalmente! – i produttori di armi avrebbero potuto tornare a commerciare, e far soldi, con Abu Dhabi. “Viene così rilanciato – scrive il quotidiano – il rapporto politico e commerciale, dopo le tensioni nate dalla decisione presa dal governo Conte”. In sostanza: per merito, manco a dirlo, di Mario Draghi finalmente il commercio riprende dopo essere stato azzoppato da Giuseppe Conte (leggi l’articolo).
BALLA COLOSSALE. Bene, penserà qualcuno. Peccato che la notizia sia assolutamente falsa. A denunciarlo sono stati i sempre puntuali attivisti della Rete Italiana Pace e Disarmo. La fake news è clamorosa: “In merito alle recenti notizie di stampa riguardanti lo ‘sblocco’ delle forniture di armamenti agli Emirati Arabi Uniti – spiega la Rete in una nota – va innanzitutto evidenziata la strumentalizzazione della notizia da parte di diversi organi di informazione che, non solo oggi ma da mesi, stanno parlando di un inesistente embargo di armi imposto dall’Italia verso gli Emirati Arabi Uniti”.
La ragione? “Non c’è mai stato alcun embargo da parte del governo italiano o dall’Autorità nazionale competente, l’Unità per le autorizzazioni dei materiali di armamento (Uama) né verso gli Emirati Arabi né verso l’Arabia Saudita, ma solo la revoca di sei licenze di forniture di bombe e missili utilizzati da questi paesi nel conflitto in Yemen”. Che, evidentemente, è cosa ben diversa.
COSA DICE IL TESTO. Ma a questo punto vediamo cosa dice il testo della Commissione Esteri di Montecitorio. La nota invita il governo a “rafforzare la cooperazione strategica con i Paesi del Golfo che, come nel caso degli Emirati Arabi Uniti, hanno assunto una nuova e più responsabile postura nella regione a sostegno di dialogo, pace e stabilità” e dunque “rilanciare le relazioni bilaterali, rivitalizzando la cooperazione politica, economica, militare e culturale in tutti i campi di comune interesse, anche superando misure restrittive precedentemente assunte”. Nessun riferimento a un presunto embargo. E perché non c’è alcun riferimento? Semplicemente perché mai nessun embargo, come detto, c’è mai stato. Ma c’è di più.
“Proprio le numerose risoluzioni del Parlamento europeo (che per anni ha chiesto di imporre un embargo verso Arabia Saudita e UAE) e soprattutto le decisioni di vari Paesi europei, tra cui l’Italia, di revocare le licenze di forniture di armamenti – spiega la Rete – hanno contribuito all’annuncio da parte degli Emirati di ritirarsi dallo Yemen. Questo dimostra che la revoca delle licenze decisa dal governo a seguito delle mozioni parlamentari e soprattutto delle reiterate richieste da parte delle nostre associazioni ha sortito l’effetto desiderato: l’annuncio del ritiro degli Emirati dal conflitto in Yemen”.
In pratica quello che per Repubblica è un demerito (le politiche di Conte), in realtà è stato un merito perché ha portato a effetti importanti. Come rivoltare la verità dei fatti. E sganciare bombe false.