Bufera giudiziaria ad Aci Catena. Arrestati sindaco, consigliere e un imprenditore per presunti giri di tangenti su appalti di hardware e software del comune siciliano

Presunto giro di tangenti su hardware e software del comune di Aci Catena. Arrestati il sindaco Maesano, un consigliere e un imprenditore

Brusco risveglio per il comune di Aci Catena, in provincia di Catania, dove oggi sono stati arrestati il sindaco Ascenzio Maesano, il consigliere comunale Orazio Barbagallo e l’imprenditore Giovanni Cerami. Gli arresti della Dia,  la direzione investigativa antimafia di Catania, sono scattati per i presunti episodi corruttivi ipotizzati dal pool anticorruzione della procura di Catania. Nel mirino ci sono due appalti per la fornitura di materiale hardware e software al Comune di Aci Catena. L’imprenditore era il titolare della Halley Consulting, società di Aci Catena specializzata nella fornitura di software e hardware.

IL SOSPETTO – Sindaco e consigliere avrebbero ricevuto una tangente di 15mila euro dall’imprenditore Cerami per il rinnovo del contratto di fornitura del servizio di assistenza e manutenzione dei sistemi software e hardware e l’aggiudicazione del progetto esecutivo ‘Home Care’ finanziato dall’Unione Europea con 252.000 euro. I soldi sarebbero stati ‘incassati’ da Barbagallo che avrebbe poi diviso a metà la tangente col sindaco. Ci sarebbero stati anche altri pagamenti secondo la ricostruzione della procura di Catania. Quella individuata sarebbe stata solo l’ultima dazione.

CHI SONO I DUE  POLITICI – Il sindaco Maesano è stato eletto al ballottaggio nel 2012 alla guida di una colazione di liste civiche. Prima ancora era stato anche deputato regionale con la lista “Popolo della Libertà, Berlusconi Presidente”.  Gli indagati devono rispondere a vario titolo di corruzione e concussione. Tecnicamente sono stati fermati per iniziativa dei pm, che hanno emesso un decreto di fermo per pericolo di fuga. In un primo momento si era parlato dell’arresto di un assessore. Come spiegato poi in conferenza stampa c’era stato un errore. Infatti si tratta dell’arresto di un consigliere che è stato eletto in una lista civica ed è presidente di due commissioni consiliari permanenti.