Busta paga con mega-regalo a dicembre, aumento da 1.750 euro: ecco per chi

Tra aumenti, tredicesima e arretrati, busta paga da record a dicembre per i bancari: aumento da 1.750 euro sullo stipendio mensile.

Busta paga con mega-regalo a dicembre, aumento da 1.750 euro: ecco per chi

L’aumento è in dirittura d’arrivo. La busta paga dei bancari di dicembre sarà da record, con circa 1.750 euro in più rispetto a un normale stipendio. Il rinnovo del contratto dei bancari sembra ormai vicinissimo, con l’aumento di 435 euro a un livello medio di riferimento.

Abi e sindacati stanno cercando in queste ore l’accordo definitivo e l’ipotesi al momento più probabile è quella di erogare una prima tranche di 250 euro a dicembre, a cui aggiungere altri 250 euro per la tredicesima.

Busta paga, tra aumenti e arretrati sarà da record a dicembre: quanto aumenta

A dicembre, quindi, per i bancari arriveranno 500 euro in più tra aumento in busta paga per questa mensilità e tredicesima. Vanno poi aggiunti gli arretrati: sembra vicino un accordo sulla cifra di 1.250 euro, ovvero cinque mesi a partire da luglio. Cifre che verranno erogate entro la fine dell’anno, che tradotto vuol dire 1.750 euro in più a dicembre in busta paga.

Per chi aumenta lo stipendio dell’ultimo mese dell’anno e i nodi da sciogliere 

L’aumento da record in busta paga riguarderà 270mila bancari: per loro sarà lo stipendio più alto di sempre. L’accordo tra l’Abi e i sindacati sembra ormai alle porte. Restano da sciogliere alcuni nodi, a partire proprio da quello sugli arretrati su cui le posizioni sembrano comunque ormai vicine: la decorrenza dovrebbe essere a partire da luglio per un totale di 1.250 euro. 

Ci sono anche altri punti su cui si discute, a partire dalla banca digitale: i grandi gruppi si sono già mossi e l’impatto sull’organizzazione del lavoro sarà rilevante. Si punta a dare un quadro generale di regole, uguali per tutti, che poi ogni istituto declinerà a modo suo. Il traguardo finale sarà quello della riduzione delle filiali fisiche.

Si ragiona anche sull’orario di lavoro e sulla durata del nuovo contratto: si ipotizza che sia più lungo (non solo triennale), allungandolo forse fino a marzo del 2026. Novità anche su mobilità e trasferimenti, alla ricerca di una maggiore flessibilità.