Cala la scure sui vitalizi regionali. Solo nel Lazio risparmiati 6,6 milioni. Dal Friuli alla Campania via al ricalcolo degli assegni. Ma la Sicilia continua a resistere e ora rischia sanzioni

Cala la scure sui vitalizi regionali del Lazio. Con il via libera all’unanimità del Consiglio regionale alla delibera che recepisce gli accordi sottoscritti nella Conferenza Stato-Regioni, in ottemperanza agli obblighi imposti dall’ultima legge di stabilità, gli assegni di 251 ex consiglieri saranno ricalcolati con il metodo contributivo. Un taglio medio del 35% e che oscillano tra  il 13 e il 51%. L’intervento, che arriva dopo il contributo  del 15% già introdotto dal governatore Nicola Zingaretti nel 2014, assicurerà alle casse regionali un risparmio di circa 6,6 milioni di euro all’anno, riducendo la spesa da 18,8 a 12,1 milioni.

La legge regionale, a prima firma del consigliere M5S, Devid Porrello, è stata recepita dall’assessore al Bilancio, Alessandra Sartore. E nasce, come spiegato dallo stesso Porrello, “dalla necessità dell’uniformità dell’azione legislativa delle varie Regioni. Da gennaio abbiamo partecipato a diverse riunioni per cominciare a definire i termini del taglio dei vitalizi, tramite il metodo della Conferenza Stato-Regioni: quindi queste ultime dovevano trovare un accordo e poi portarlo all’amministrazione centrale”. La difficoltà, ha proseguito il pentastellato, “è stata quella di uniformare sistemi molto diversi l’uno dall’altro, alla fine siamo arrivati a un punto che oggi è diventato questa proposta di legge”.

Ma il Lazio non è il solo ad aver introdotto il nuovo sistema di calcolo dei vitalizi. Sempre ieri, il taglio degli assegni previdenziali degli ex consiglieri ha tagliato il traguardo anche in altre Regioni. Dal Friuli Vienezia Giulia al Molise, dalla Toscana  alla Calabria, dalle Marche all’Emilia Romagna, dal Veneto alla Lombardia fino alla Campania. Tutti gli enti menzionati hanno dato il via libera, con apposita legge regionale, all’intesa raggiunta in sede di Conferenza Stato-Regioni nello scorso aprile. Fuori dal coro la Sicilia, dove l’Assemblea regionale guidata da Gianfranco Micciché continua ad opporsi al taglio rifugiandosi dietro lo scudo dello Statuto speciale.

Ma, sempre ieri, i grillini sono tornati alla carica. Con un disegno di legge che recepisce pienamente lo schema comune del testo di legge attuativo già attuato nelle altre Regioni italiane. “Miccichè si dia una mossa, la finisca di accampare scuse, il taglio dei vitalizi va fatto subito”, tagliano corto i deputati regionali del Movimento Cinque Stelle, Giancarlo Cancelleri e Jose Marano. Il termine per evitare sanzioni scade domani.