Calabria verso la zona gialla. Rischiano pure le Marche. Il Veneto non la esclude per Natale. Ospedalizzazioni in aumento in sette regioni. Stabili al 10% le terapie intensive

Le ospedalizzazioni in aumento in sette regioni. Il cambio di colore potrebbe scattare già la prossima settimana.

Calabria verso la zona gialla. Rischiano pure le Marche. Il Veneto non la esclude per Natale. Ospedalizzazioni in aumento in sette regioni. Stabili al 10% le terapie intensive

Siamo tra i migliori d’Europa, ma l’allerta resta alta. Perché se è vero che la situazione italiana, resta sotto controllo, tra contagi in risalita e nuova variante Omicron in circolazione, c’è poco da stare sereni. A dirlo sono, ovviamente, i dati (qui il focus). In primis quelli forniti dall’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari Regionali. Infatti, secondo l’ultimo monitoraggio, aggiornato al 5 dicembre, sale al 10 per cento, a livello nazionale, la percentuale dei posti letto occupati da pazienti Covid nei reparti ospedalieri di area medica.

La percentuale dei ricoveri ordinari aumenta in 7 regioni: Abruzzo (9 per cento), Calabria appunto (15 per cento, valore limite per il passaggio in giallo), Emilia Romagna (9 per cento), Friuli Venezia Giulia (23 per cento), Provincia autonoma di Trento (11 per cento), Piemonte (8 per cento), Sardegna (5 per cento) mentre calano in Valle d’Aosta (21 per cento). Per quanto riguarda le terapie intensive la percentuale nazionale è stabile all’8 per cento.

Ritornano oltre soglia le Marche raggiungendo il 12 per cento e restando oltre il limite del 10 per cento, il Friuli Venezia Giulia (16 per cento) e la Provincia autonoma di Bolzano (14 per cento). Mentre la percentuale è in calo in Abruzzo (al 4 per cento), Calabria (al 10 per cento), Liguria (al 10 per cento), Umbria (all’8 per cento), Valle d’Aosta (al 3 per cento). Nella geografia del rischio Covid dopo Friuli Venezia Giulia e Alto Adige anche la Calabria è vicinissima alla zona gialla.

ITALIA A COLORI. Anche se retrocede rispetto al giorno precedente, la percentuale di terapie intensive resta sulla soglia del 10 per cento, mentre cresce e raggiunge il valore limite, il dato relativo ai ricoveri ordinari (15 per cento). Già ampiamente superata la terza soglia, quella relativa all’incidenza di positivi su 100mila abitanti, 109 secondo l’ultima rilevazione (il massimo consentito per restare in zona bianca è 50). Negli ultimi giorni la Calabria ha registrato un vero boom di nuovi contagi: il dato più eclatante è quello del 4 dicembre quando sono stati segnalati 456 nuovi positivi.

Il cambio di colore potrebbe scattare già la prossima settimana, qualora si avesse un ulteriore incremento. In ogni caso il Natale è rischio nuove restrizioni. Ma anche la regione Marche non se la passa benissimo. Sfora, infatti, il tetto delle terapie intensive, con un balzo del +2 per cento: oltrepassato il 10 per cento ammesso come limite massimo per restare in zona bianca. Restano però sotto controllo i ricoveri ordinari (8 per cento, due punti sotto la soglia). Ampiamente superata da tempo l’incidenza del 50 (l’ultimo dato rilevato è 192). Non bisogna dimenticare però che sono tre i parametri che determinano il colore della regione: incidenza, occupazione dei posti letto in area medica (ricoveri ordinari) e occupazione delle rianimazioni (terapie intensive).

“Se guardiamo in prospettiva e manteniamo questi incrementi quotidiani sicuramente per Natale il Veneto sarà in zona gialla” ha avvertito il governatore Luca Zaia. “Oggi – ha anticipato – abbiamo 2.960 nuovi contagiati, e una grande mole di asintomatici. Il vaccino sta facendo il suo lavoro, ora abbiamo un quarto dei ricoverati nelle precedenti ondate, ma dall’altro i parametri in parte sono da zona gialla”.

Perché scatti la zona gialla devono essere contemporaneamente superate tre soglie limite. Nel frattempo secondo l’ultimo bollettino del Ministero della Salute guidato da Roberto Speranza, Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati 9.503 nuovi casi di Coronavirus (qui il bollettino di ieri) a fronte di 301.560 tamponi processati, tra molecolari ed antigenici. Con il tasso di positività che, di conseguenza, si attesta al 3,2 per cento (+0,3 per cento rispetto a domenica). I decessi sono stati 92.

Per quanto riguarda le ospedalizzazioni salgono le terapie intensive (+7) e i ricoveri ordinari (+282). I guariti sono 5.567. Attualmente risultano 743 i pazienti in terapia intensiva in Italia, 7 in più rispetto a domenica nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 45. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 5.879, ovvero 282 in più rispetto a domenica. Sono invece 235.835 gli attualmente positivi al Covid nel nostro Paese, 3.835 in più nelle ultime 24 ore.

LE TERAPIE. L’Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha raccomandato di estendere l’indicazione di tocilizumab, il medicinale commercializzato da Roche, per includere il trattamento degli adulti con forme di Covid-19 grave, che stanno ricevendo un trattamento sistemico con corticosteroidi e richiedono ossigeno supplementare o ventilazione meccanica. Il medicinale è già approvato nell’Unione europea per il trattamento delle condizioni infiammatorie dell’artrite reumatoide, dell’artrite idiopatica giovanile sistemica, della poliartrite idiopatica giovanile, dell’arterite a cellule giganti e della sindrome da rilascio di citochine (Crs).