Calcio malato, il rapporto Ue punta l’Italia

Nuove ombre sui massimi campionati continentali.
Catania-Atalanta in A, Cittadella-Empoli, Palermo-Crotone, Padova-Carpi e Crotone-Trapani più 5 match di Lega Pro e l’amichevole Levski Sofia-Lazio. Sono i match a «sospetto» di combine secondo il rapporto 2013-2014 presentato oggi al Parlamento europeo da Federbet, la Federazione di operatori del settore scommesse che lotta contro la manipolazione sportiva.

Il rapporto Federbet indica che oltre all’Italia, sospetti di combine sono fioriti anche in Francia, nella Ligue 2 e Nationald; in Portogallo, in Segunda; e in Inghilterra, in Conference North e South.  Il rapporto raccoglie appunto i movimenti anomali nei flussi di scommesse: «Per ogni combine ci sono delle scommesse, basta seguire il loro corso per verificare che c’è un tentativo di manipolazione sportiva», spiega Baranca a margine della presentazione del rapporto.

E così, su Catania-Atalanta del 18 maggio «si sono contati centinaia di migliaia di euro giocati sull’1 (vittoria della squadra di casa, ndr), sull’over 2,5 (almeno 3 goal complessivi nella partita, ndr), sull’1 e goal (una marcatura di entrambe le squadre, ndr). E poi sulla specialità Combo (la concomitanza di due previsioni, ndr)». Tutti eventi poi verificatisi. Per Cittadella-Empoli la combine era sul pareggio e l’over, almeno 4 goal, e finisce 2 a 2. Su Palermo-Crotone crolla la quota del pareggio e al fischio dell’arbitro si finisce sullo 0 a 0. Per Levski Sofia-Lazio giocate anomale sull’1 e over: i biancocelesti vanno in vantaggio per 0 a 2, ma alla fine i bulgari vincono 3 a 2. «Le società non sono necessariamente coinvolte, lo sono il più delle volte solo i giocatori, ma spetta ai team vigilare perché questi tentativi di combine non si ripetano».
Le leghe italiane, a differenza di quella spagnola che ha lanciato l’anno scorso un articolato piano Integrity, fatto di formazione, prevenzione tramite il controllo delle quote e di sanzioni, non hanno programmi specifici di monitoraggio delle scommesse, per questo si affidano all’Uefa. «Nel febbraio scorso il Presidente della lega di Serie B era preoccupato, voleva fare accordo con noi per il controllo delle quote», ha affermato il rappresentante di Federbet, «ma poi non se n’è fatto nulla».