Camorra, sequestrati beni per 55 milioni a imprenditore legato ai Casalesi

Maxi-sequestro da 55 milioni di euro, per quattro società, nei confronti di un imprenditore nel campo dei rifiuti legato ai Casalesi.

Camorra, sequestrati beni per 55 milioni a imprenditore legato ai Casalesi

Un sequestro di beni da 55 milioni di euro per un imprenditore al centro di processi per collusione con la camorra e con il clan dei Casalesi nella realizzazione di discariche. La Direzione investigativa antimafia ha eseguito il provvedimento di sequestro dei beni nei confronti di Antonio D’Amico.

La misura riguarda quatto società, di cui una ritenuta molto rilevante nel settore dei processi e delle tecnologie per la salvaguardia dell’ambiente. Si tratta di aziende attive nel settore degli impianti di depurazione, nel settore immobiliare e nei servizi di elaborazione di consumi idrici. 

Sequestro da 55 milioni per imprenditore vicino ai Casalesi

L’imprenditore era già stato rinviato a giudizio per vicende relativi al subappalto per la realizzazione e la gestione della discarica di Chiaiano, a Napoli. Subappalto affidato a un altro imprenditore considerato vicino alla fazione Zagaria dei Casalesi. 

D’Amico deve rispondere delle accuse associazione a delinquere finalizzata a frode in pubbliche forniture e truffa ai danni di enti pubblici, falsità in atti e certificazioni e violazione delle norme in materia ambientale (tra cui il traffico illecito di rifiuti). Tra le accuse rivolte all’imprenditore anche quella di aver conferito rifiuti pericolosi utilizzandoli per l’allestimento dell’invaso presso la discarica in fase di esecuzione.