L’emergenza incendi torna a colpire duramente il Canada. Nella provincia del Manitoba, nel cuore del Paese, oltre 17.000 persone sono state costrette a lasciare le proprie case a causa di vasti roghi boschivi che minacciano intere comunità. Si tratta della più grande operazione di evacuazione nella storia recente della regione, secondo quanto annunciato dal premier provinciale Wab Kinew, che ha dichiarato lo stato di emergenza in tutta la provincia.
“La portata di questi incendi è senza precedenti”, ha dichiarato Kinew in conferenza stampa. Il premier ha precisato che aerei militari canadesi sono pronti a intervenire per evacuare i residenti delle aree più isolate e difficili da raggiungere. Tra le zone colpite figura anche la città mineraria di Flin Flon, dove ai 5.000 abitanti è stato ordinato di prepararsi all’evacuazione con pochissimo preavviso.
Le fiamme hanno già raggiunto diverse comunità remote, incluse popolazioni indigene, che stanno venendo trasferite, in gran parte, verso la capitale provinciale Winnipeg. Nel solo Manitoba sono attualmente attivi 22 incendi, ma la situazione è critica in tutto il Paese: 134 incendi risultano attivi nelle province di Ontario, British Columbia, Alberta, Saskatchewan e appunto Manitoba.
Canada in fiamme, evacuate 17mila persone: “È la peggiore stagione mai vista”
“Per la prima volta non si tratta di un solo incendio in una sola regione. Abbiamo incendi in ogni regione. Questa è la prova del cambiamento climatico, a cui dovremo adattarci”, ha dichiarato Kinew.
Secondo Kirstin Hayward, portavoce del servizio antincendio provinciale, il Manitoba ha registrato l’attività incendiaria più intensa del Canada nel 2025. Solo nell’ultimo mese sono andati in fumo quasi 200.000 ettari di foresta, un dato che triplica la media annuale per la regione.
Il fenomeno si inserisce in un trend ormai consolidato. Il Canada ha vissuto la sua peggiore stagione di incendi nel 2023, ma le proiezioni per il 2025 sono ancora più cupe. Secondo le autorità, la stagione degli incendi potrebbe superare la norma a giugno e luglio nelle regioni centrali e occidentali, mentre si prevede che ad agosto la situazione sarà “ben al di sopra della media”, anche a causa della grave siccità che continua a colpire vaste aree del Paese.
L’emergenza incendi si conferma quindi come una delle più evidenti e drammatiche manifestazioni del riscaldamento globale in atto, mettendo alla prova le capacità di risposta delle autorità canadesi e minacciando la sicurezza di decine di migliaia di cittadini.