Caos in Brasile, i sostenitori di Bolsonaro assaltano il Parlamento

In Brasile centinaia di sostenitori dell’ex presidente Bolsonaro hanno sfondato le transenne e hanno fatto irruzione nella sede del Congresso.

Caos in Brasile, i sostenitori di Bolsonaro assaltano il Parlamento

Tensione in Brasile, dove centinaia di sostenitori dell’ex presidente Jair Bolsonaro hanno sfondato le transenne che circondano la sede del Congresso, a Brasilia e sono entrati nell’edificio.

In Brasile centinaia di sostenitori dell’ex presidente Bolsonaro hanno sfondato le transenne e hanno fatto irruzione nella sede del Congresso

I bolsonaristi si rifiutano di accettare l’elezione del presidente di sinistra Luiz Inacio Lula da Silva, che si è insediato una settimana fa. Alcuni di loro sono saliti sul tetto dell’edificio. La polizia ha usato anche gas lacrimogeno per disperdere i manifestanti, ma senza successo.

I sostenitori di Bolsonaro hanno anche assaltato il Palazzo Presidenziale e la sede del Tribunale Federale

I sostenitori di Bolsonaro hanno anche assaltato il Palazzo Presidenziale e la sede del Tribunale Federale, che sono sulla stessa piazza.

L’azione ricorda quanto avvenuto due anni fa a Capitol Hill da parte dei sostenitori di Donald Trump che protestavano contro l’insediamento di Joe Biden alla presidenza degli Stati Uniti. Selfie, arredi danneggiati, vandalismo.

L’azione ricorda quanto avvenuto due anni fa a Capitol Hill da parte dei sostenitori di Trump

Le scene che i media brasiliani stanno mostrando sull’assalto dei sostenitori di Bolsonaro al Parlamento brasiliano, ma anche al Palazzo Presidenziale e al Tribunale Supremo Federale, sul Planalto a Brasilia, ricordano molto da vicino quelle del 6 gennaio di due anni fa a Capitol Hill, a Washington, quando i protagonisti dell’assalto erano i sostenitori di Donald Trump.

Il presidente Lula, eletto da una settimana, si trova nel distretto federale di San Paolo per una visita istituzionale

In quel caso Trump si trovava nella capitale, e aveva convocato lui stesso i manifestanti. Bolsonaro invece non è a Brasilia, dal 30 dicembre scorso è negli Stati Uniti. Il presidente Lula, insediato da una settimana, è nel distretto federale di San Paolo per una visita istituzionale, e finora non ha rilasciato dichiarazioni su quanto sta avvenendo a Brasilia.

“Questo assurdo tentativo di imporre la propria volontà con la forza non prevarrà. Il governo del distretto federale annuncia che ci saranno rinforzi. E le forze a nostra disposizione sono al lavoro. Io sono nella sede del Ministero della Giustizia”, scrive su Twitter il ministro della Giustizia brasiliano, Flavio Dino.

Ue, Michel: “Condanna assoluta dell’assalto alle istituzioni democratiche del Brasile”

“Condanna assoluta dell’assalto alle istituzioni democratiche del Brasile. Pieno sostegno al Presidente Lula Da Silva, democraticamente eletto da milioni di brasiliani attraverso elezioni giuste e libere” scrive in un tweet il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel.