Caro bollette, le proposte di Cifa all’esecutivo Draghi. Cafà: “Attivare subito un sistema di approvvigionamento unico per l’energia”

Cafà (Cifa): “Sono davvero preoccupato per le grandi difficoltà che imprese e famiglie dovranno affrontare a causa del caro energia"

Caro bollette, le proposte di Cifa all’esecutivo Draghi. Cafà: “Attivare subito un sistema di approvvigionamento unico per l’energia”

“Sono davvero preoccupato per le grandi difficoltà che imprese e famiglie italiane dovranno affrontare a causa dell’aumento del costo dell’energia” dichiara Andrea Cafà, presidente dell’associazione di imprese Cifa Italia: “La nostra confederazione propone, per l’immediato, di congelare per 12 mesi i costi di sistema sul gasolio e sul gas per evitare che il caro energia ricada su di esse”.

“Serve, poi, la costituzione di una task force che revisioni e potenzi il Piano della transizione energetica sostenibile delle aree idonee – ha aggiunto il presidente di Cifa -, recentemente approvato dai dicasteri guidati dal ministro Cingolani e dal ministro Giorgetti, e che si occupi anche di una veloce messa a terra semplificando al massimo la burocrazia”.

“La recente esperienza della crisi sanitaria e, oggi, la crisi energetica devono spingere i leader dei Paesi dell’Unione europea verso una fase 2 che punti a costruire un’ ‘Europa politica’ che si occupi dei grandi temi, quali, per esempio, sicurezza, salute, digitale ed energia”.

“Immaginare, in ambito energia – ha detto ancora il presidente di Cifa -, una UE che attivi un sistema di approvvigionamento unico dell’energia oggi potrebbe apparire un’utopia, ma avrebbe sicuramente un minore impatto su tutti i paesi. Certo, questa ipotesi non va intesa come punto di partenza, ma l’Italia potrebbe assumere un ruolo fondamentale nell’aggregazione dei Paesi Ue interessati a creare un ‘gruppo di acquisto condiviso dell’energia’ “.

“Ritengo che i tempi siano maturi. Il Governo guidato da Mario Draghi ha senza dubbio il potenziale necessario per garantire coesione ed equilibrio tra gli Stati membri Ue e per essere il propulsore della costruzione di una nuova ‘Europa politica’ “ conclude Cafà.