Caro gas, i parroci protestano: campanili spenti e bollette pubblicate sul web

Caro gas, i parroci stanno protestando contro i prezzi aumentati delle bollette. Si fa sempre più fatica a pagarle con le offerte dei fedeli.

Caro gas, i parroci protestano: campanili spenti e bollette pubblicate sul web

Caro gas, i parroci hanno iniziato, come i ristoratori, a protestare contro i rincari che stanno arrivando con le bollette. Tante le iniziative pubbliche per far emergere le problematiche ed attirare l’attenzione verso un problema che esiste anche nelle Chiese.

Caro gas, i parroci protestano

Dopo i ristoratori, anche i parroci hanno deciso di iniziare a protestare in modo pubblico contro il caro dei prezzi del gas. Una mobilitazione che sta richiamando l’attenzione di tanti presbiteri che non riescono a pagare le bollette solo con le offerte dei fedeli.

Intanto, il cardinale e presidente della Cei Matteo Zuppi, sulla questione delle offerte dei fedeli sempre più scarse, ha lanciato un appello: “La Chiesa è casa tua ed è bello aver voglia di farla funzionare, sostenendo i sacerdoti; è bello che anche tu abbia voglia di dare una mano. Non c’è Pantalone che paga, come si dice a Roma: il pantalone ce l’abbiamo noi e a volte anche con qualche toppa…”.

Campanili spenti e bollette pubblicate sul web

Diversi sono i parroci che hanno iniziato le proprie forme di protesta contro il caro bollette. Il parroco di San Vincenzo ad Atessa (Chieti) ha deciso di pubblicare in rete la bolletta. Per luglio-agosto la bolletta è di 1.043 euro e “purtroppo questo è solo l’inizio“, ha commentato don Andrea Rosati. A San Vero Milis (Oristano) si è deciso di spegnere il campanile di Santa Sofia mentre a Claut (Pordenone) un parroco ha richiamato la comunità a dare una mano.

A Roma il Vicariato sta aiutando le parrocchie a sostituire le vecchie caldaie, mentre a Palmi(Reggio Calabria) sono stati da poco inaugurati nuovi uffici diocesani dotati di pannelli solari“Forse riscalderemo i locali per periodi più contenuti, staremo attenti, ma non prevediamo nessuna limitazione delle celebrazioni”, ha detto monsignor Gian Carlo Perego, vescovo di Ferrara-Comacchio, nei giorni scorsi contestato per l’accorpamento di alcune parrocchie. “In diocesi ci sono 170 parrocchie di cui 90 sotto i mille abitanti, spesso il problema è anche pagare la bolletta della luce”.