Caso Giambruno, parla Pier Silvio Berlusconi: “Nessuna dietrologia, dispiaciuto per Meloni”

Pier Silvio Berlusconi parla per prima volta del caso Giambruno, allontanando ogni dietrologia e dicendosi dispiaciuto per Giorgia Meloni.

Caso Giambruno, parla Pier Silvio Berlusconi: “Nessuna dietrologia, dispiaciuto per Meloni”

Alla fine anche Pier Silvio Berlusconi parla del caso Giambruno e dei fuorionda trasmessi da Striscia la Notizia dell’ex compagno della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Pier Silvio parla per la prima volta del caso nell’ultimo libro di Bruno Vespa.

Il figlio di Silvio Berlusconi cerca di allontanare polemiche e complottisimi su questa vicenda: “Sono molto vicino a Giorgia e sono molto dispiaciuto. Ma tutte le dietrologie sono ridicole. Su questo tema non ho altro da aggiungere”. 

Pier Silvio Berlusconi: il dispiacere per Meloni e il futuro di Mediaset

Sul caso Giambruno, quindi, Pier Silvio Berlusconi si dice dispiaciuto per quanto ha riguardato in prima persona la presidente del Consiglio e definisce “ridicole” tutte le dietrologie sul caso. Nell’intervista Berlusconi parla anche del futuro di Mediaset, spiegando che “a fine settembre 2023 l’Antitrust europeo ha dato l’ok perché la nostra Media for Europe possa eventualmente assumere il controllo della tedesca Prosiebensat”. Un “elemento decisivo per il futuro del nostro progetto. Siamo orgogliosi che per una volta sia un’azienda italiana a spingere un progetto internazionale e non a essere comprata da aziende straniere”, afferma.

L’amministratore delegato di Mediaset spiega che è “necessario diventare più grandi, creare massa critica. Noi non siamo interessati a comprare una televisione in Francia e in Germania, ma vogliamo creare un grande broadcast europeo”. L’obiettivo “è costruire una grande piattaforma europea per la distribuzione di contenuti e per la vendita della pubblicità, che abbia dimensioni e tecnologie tali da farci sedere allo stesso tavolo dei giganti del web”.

L’ad di Mediaset racconta anche di quanto Murdoch, nel 1998, voleva comprare Mediaset: proprio lui e la sorella Marina convinsero il padre a non cedere. “L’occasione vera in cui abbiamo rischiato la vendita – racconta – è stato il ’98 quando è arrivata una offerta importante da Rupert Murdoch. Marina ed io facemmo pesare la nostra opinione, ma la decisione è stata ovviamente di nostro padre, non solo per amore nei confronti delle aziende, ma soprattutto nei confronti dei nostri collaboratori. Per me ha pesato molto il rapporto con le persone che lavorano a Mediaset”.