Cassa Depositi & Pubblicità. Una pioggia di spot con soldi di Stato per farsi conoscere in vista di un’emissione di bond di cui ancora non c’è traccia

Cassa Depositi e Prestiti ha lanciato una campagna pubblicitaria che spiega l’attività della società, il tutto con dispendio di risorse pubbliche

di Stefano Sansonetti

Dalle parti di via Goito, a Roma, qualcuno fa circolare da tempo una battuta: di questi tempi Cdp potrebbe essere inteso come l’acronimo di Cassa Depositi e Pubblicità. In effetti quella che in realtà si chiama Cassa Depositi e Prestiti ha lanciato una massiccia campagna pubblicitaria che in prima battuta sembrerebbe semplicemente spiegare l’attività svolta dalla società. Il tutto, neanche a dirlo, con dispendio di risorse pubbliche, visto che la Cdp è controllata all’80% dal ministero del Tesoro. “Negli ultimi cinque anni”, si legge nel messaggio pubblicitario capillarmente diffuso con il beneplacito dei vertici del gruppo, “Cassa Depositi e Prestiti ha investito nell’economia italiana oltre 100 miliardi di euro, destinandoli ai settori più importanti del Paese”. E qui il riferimento è a strade, imprese, internazionalizzazione e via dicendo.

IL PROSIEGUO
Dopodiché la Cdp tiene a sottolineare che “il nostro ruolo è importante”. Perché “investiamo in Italia risorse private, raccogliendo il risparmio degli italiani e attraendo capitali stranieri”. Insomma, né più né meno di una semplice descrizione dello status quo aziendale. Ma a che pro? E a quale costo? Sul primo punto la società, guidata dall’amministratore delegato Giovanni Gorno Tempini, sollecitata da La Notizia ha spiegato che “il lancio della campagna si deve all’obiettivo di far conoscere la Cdp al grande pubblico in vista dell’imminente lancio di un’emissione obbligazionaria retail”. Sulla seconda questione, invece, la Cassa ha precisato che “il costo complessivo della campagna sarà stabilito solo alla fine, nel senso che i costi andranno stabiliti in relazione alla durata del periodo di collocamento delle obbligazioni”. Se ne deduce che per adesso la cifra totale dell’esborso sarebbe indefinibile. A quanto pare, però, la società controllata dal Tesoro ha cominciato a scucire qualche “soldino” ad alcune super-agenzie internazionali di pubblicità e comunicazione.

I CONTRATTI
Il 19 giugno del 2014, infatti, Cdp ha aggiudicato per 136 mila euro una gara per “l’affidamento di servizi di strategia creativa per una campagna pubblicitaria istituzionale, per il rafforzamento della visibilità della Cdp e del suo marchio e per la visibilità dei prodotti di Cassa Depositi e Prestiti”. Il contratto, di durata annuale (quindi ancora in corso), è stato aggiudicato a un raggruppamento con Prodigious srl e Red Lion Communications srl, quest’ultima facente capo al colosso internazionale Publicis. Il successivo 31 luglio 2014 è stato aggiudicato un ulteriore appalto per “l’affidamento di servizi di strategia media, pianificazione dei mezzi di comunicazione e gestione del piano media per una campagna pubblicitaria istituzionale, per il rafforzamento della visibilità della Cdp e del suo marchio e per la visibilità dei prodotti di Cassa Depositi e Prestiti”. Una dicitura simile alla prima. Questo contratto, di durata annuale, è stato affidato a Optimum Media Direction, che tramite Omd Worldwide fa capo al colosso della comunicazione Omnicom, quotato a New York.

Twitter: @SSansonetti