Catania è senza aeroporto, acqua e luce

In molte zone di Catania, per i distacchi causati dal caldo, manca l'energia elettrica e anche l'acqua potabile.

Catania è senza aeroporto, acqua e luce

Tempi duri per Catania, il capoluogo siciliano è senza aeroporto, dopo l’incendio dei giorni scorsi, ma anche senza energia elettrica, a causa delle interruzioni legate all’ondata di caldo africano, e pure senza acqua potabile.

Il Codacons ha annunciato che presenterà esposto alla Procura di Catania sulle interruzioni di energia elettrica, legate al caldo, che da giorni interessano la città e chiede al governo di proclamare lo stato di emergenza per la Sicilia.

Il Codacons chiede al governo di proclamare lo stato di emergenza per la Sicilia

“Chiediamo alla magistratura – spiega l’associazione di consumatori – di aprire una indagine per interruzione di pubblico servizio. E’ intollerabile che migliaia di famiglie si ritrovino da ore senza servizi essenziali come l’acqua o la corrente elettrica, una situazione che rischia di creare danni economici abnormi a cittadini ed esercizi commerciale, ma anche di mettere a rischio la salute pubblica”.

Per fare fronte alle “tante emergenze legate al caldo che stanno investendo in queste ore diverse zone della Sicilia” il Codacons “chiede al Governo di proclamare lo stato di emergenza nella regione, adottando tutte le misure conseguenti a tutela la pubblica incolumità e garantire i diritti basilari della popolazione”.

Ternullo: “La situazione dell’aeroporto di Catania sta diventando di giorno in giorno sempre più insostenibile e surreale”

“La situazione dell’aeroporto di Catania-Fontanarossa – afferma in una nota la senatrice di Forza Italia, Daniela Ternullo – sta diventando di giorno in giorno sempre più insostenibile e surreale. Una vera e propria bomba a orologeria che si riflette anche sugli altri scali siciliani. Tra oggi e domani sono previsti ben 32 voli dirottati da Catania all’aeroporto di Punta Raisi a Palermo”.

“Ecco perché – aggiunge l’esponente azzurro – come ha ribadito il ministro Urso, la situazione è intollerabile. Sac ed Enac dovrebbero dare risposte certe in merito a responsabilità circa la mancata programmazione e sulle carenti verifiche infrastrutturali”.

“Oltre a uno spot controproducente per la Sicilia, in un periodo di altissima stagione, con le strutture ricettive piene di turisti – conclude la parlamentare – c’è un notevole danno al sistema produttivo di Catania e della Sicilia orientale, causato dal blocco dei voli e dalla perdita di reputazione dell’aeroporto. Senza tralasciare la qualità della vita per chi si sposta da o per Catania. Si è costretti a vivere una vera e propria odissea, in balia dell’incertezza”.

“Ogni giorno che passa – aggiunge Ternullo -, rischiamo di compromettere lo sviluppo turistico ed economico della zona. Chiedo nuovamente alle autorità competenti di intervenire con urgenza per ripristinare la piena operatività dell’aeroporto di Catania e per avviare un piano di investimenti per adeguare la struttura alle esigenze del territorio e ai livelli europei”.

Lega: “È chiara la massima partecipazione di tutti gli organi istituzionali coinvolti”

“L’ispezione di stamattina all’aeroporto di Catania dopo il triste incidente era doverosa ed è la dimostrazione dell’impegno della Lega, assieme al vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini, per fronteggiare l’emergenza. Un ringraziamento anche al ministro della Difesa Guido Crosetto e alla disponibilità dell’Aeronautica”. Così i deputati della Lega.

“È chiara – aggiungono dal Carroccio – la massima partecipazione di tutti gli organi istituzionali coinvolti e la vicinanza del Governo. Bene anche la dedizione delle società che si stanno spendendo per il ripristino e la ricostruzione. Da sottolineare l’impegno dell’amministratore delegato che ci ha garantito un potenziamento della comunicazione per l’utenza e la rassicurazione da parte del direttore di Enac sulle risposte che stanno dando e fornendo anche alle domande via mail. Continueremo a vigilare per un ritorno veloce alla normalità. Dobbiamo tutelare la città etnea con il suo turismo e il suo indotto, essenziali per tutta la Sicilia”.

Musumeci: “Dobbiamo capire cosa è accaduto. Si tratta di un disservizio legato a una mancata manutenzione o potenziamento della distribuzione elettrica”

“Da diverse ore – ha detto, invece, il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci – il prefetto è propensa ad analizzare le cause e i possibili rimedi di una situazione che davvero non proietta una buona immagine di una città metropolitana. Quando il sindaco mi ha telefonato, non ci ho pensato due volte per coordinarmi con la protezione civile al quale partecipa l’ingegnere Fabrizio Curcio e i suoi diretti collaboratori. Il mio compito è quello di ascoltare. Forse questa situazione sarebbe apparsa meno grave se fuori dal palazzo la temperatura non fosse arrivata a 45 gradi”.

“Un caldo così insolito è insopportabile per le persone che soffrono di gravi patologie – ha aggiunto Musumeci – Se non ci fosse stato questo particolare clima la notizia sarebbe passata sottotono. Dobbiamo capire cosa è accaduto, come rimediare e come fare in modo che non succeda più. Si tratta di un disservizio che presumo sia legato a una mancata manutenzione o potenziamento della distribuzione elettrica”.

L’Enel investirà nei prossimi due anni 412 milioni di euro del Pnrr

“Particolare attenzione – ha aggiunto Musumeci – è stata riservata ai presidi ospedalieri, agli istituti carcerari e alle famiglie che vivono particolari disagi. Sono stati allertati i servizi socio-assistenziali e sanitari e abbiamo chiesto una maggiore dotazione di gruppi elettrogeni. Per evitare il ripetersi di tale assurda situazione, l’Enel provvederà ad investire nei prossimi due anni 412 milioni di euro del Pnrr per il potenziamento e l’adeguamento della rete elettrica”.

In arrivo in Sicilia altri gruppi elettrogeni

E-Distribuzione, la società del gruppo Enel che gestisce le reti elettriche di media e bassa tensione, per ridare luce e acqua a Catania, in pieno blackout a causa dell’ondata di calore, ha messo in campo venti gruppi elettrogeni e quattro power station di grande potenza che si affiancheranno alle cinque Power Station e ai 40 Gruppi Elettrogeni già presenti in Sicilia.

I gruppi elettrogeni giungeranno nelle prossime ore, spiega la società, che dopo due giorni dall’inizio del buio e della sete in diverse zone dell’isola annuncia “un rafforzamento del contingente già inviato in Sicilia composto da 420 tecnici di cui circa 200 di imprese terze a cui si aggiungerà nella giornata odierna una task force composta da 40 risorse di E-distribuzione e ulteriori 110 risorse da imprese esterne per un totale di 570 risorse messe in campo”.

“E-Distribuzione – aggiunge una nota – rinnova il suo impegno costante nel continuare ad operare al massimo delle sue possibilità, con ogni mezzo, fino al completo ripristino del servizio elettrico”.