C’è una destra delusa dal governo Meloni. Alemanno sfida Giorgia.

L’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, attacca la premier Meloni per la linea bellicista e atlantista che fa rimpiangere perfino la Dc.

C’è una destra delusa dal governo Meloni. Alemanno sfida Giorgia.

C’è una fetta di elettorato di destra che non è affatto felice di Giorgia Meloni e del suo governo. Una platea, la cui dimensione è ancora tutta da identificare, a cui sembra rivolgersi la nuova creatura politica di Gianni Alemanno, già portavoce del Forum dell’Indipendenza italiana, che ieri ha lanciato ufficialmente il suo progetto con una conferenza stampa alla Camera dei deputati.

Gianni Alemanno, attacca la premier Meloni per la linea bellicista e atlantista che fa rimpiangere perfino la Dc

L’ex sindaco di Roma Alemanno già in esordio ha voluto mettere i puntini sulle ‘i’ che il suo “non sarà un movimento di estrema destra” come si evince dal fatto “che ad esempio penso che la vittoria di Milei (alle presidenziali in Argentina, ndr) è un problema grave per il popolo argentino e che critico molto il governo Netanyahu”. E a chi gli chiede di specificare quale sia l’orientamento del suo movimento – il cui nome ufficiale verrà svelato sabato nel corso di una conferenza all’Hotel Midas di Roma -, Alemanno si dice convinto che “per servire gli interessi del popolo italiano bisogna andare oltre il teatrino della politica”, definendo la sua creatura come “al di fuori dello schema tradizionale destra-sinistra”.

Un partito che non nasconde il suo scopo principale, ossia quello di raggiungere i tanti delusi dall’attuale governo Meloni: “Noi nasciamo percependo la scelta profonda e strategica di Fratelli d’Italia di diventare un partito conservatore, neo liberista e ultra-atlantista. E questa è una cosa che non ci appartiene minimamente’’. Insomma fin dalle premesse è chiaro che Alemanno ha lanciato un guanto di sfida all’attuale premier tanto che poco dopo aggiunge che questo governo “mi fa rimpiangere la Democrazia cristiana di Fanfani, Andreotti e Moro”.

L’ex sindaco di Roma battezza il suo nuovo partito

Del resto per l’ex sindaco di Roma in Italia destra e sinistra ormai finiscono per assomigliarsi, annunciando l’intenzione di dialogare anche con le forze ‘anti sistema’: “Noi vediamo che Meloni e Schlein dicono sempre le stesse cose sulle cose essenziali e litigano sulle stupidaggini… Speriamo almeno che facciano una legge contro il femminicidio, sarebbe un fatto auspicabile. Ma sostanzialmente non vediamo grandi differenze fra la maggioranza di governo e l’opposizione di centrosinistra. Quindi, credo sia giusto che le forze anti sistema si parlino, al di là dei vecchi schemi e retaggi”. Durante la conferenza stampa l’ex segretario del Fronte della Gioventù, carica che gli era stata conferita nel 1988 proprio all’Hotel Midas, ha poi smentito accordi e accordicchi che gli sono stati affibbiati nelle settimane scorse.

L’ex An smentisce accordicchi con Rizzo e Pillon

“Da quando è nata l’idea di questo movimento, io mi sono visto prima associato a Pillon (ex senatore della Lega, ndr): dovevo fare per forza un partito con lui. Poi dovevo fare per forza un partito con Vannacci”, il generale finito al centro di accese polemiche per aver scritto un libro contenente alcune frasi ritenute omofobe, “e adesso dicono che devo farlo per forza con Marco Rizzo. Ogni volta che noi dialoghiamo e ci interfacciamo con qualche realtà subito i giornali, in particolare Repubblica, scrivono che è nato il partito” con Tizio e Caio.

In realtà, continua Alemanno, “all’interno dell’Assemblea fondativa del nostro movimento che si terrà al Midas, abbiamo collocato una tavola rotonda, come si fa negli eventi congressuali dei partiti, per confrontarci sul tema di maggiore emergenza in questo momento, ovvero la drammatica situazione in Medio Oriente, e lo facciamo nell’ottica di essere fuori dagli schemi”. A far parte della squadra di Alemanno tanti fedelissimi tra cui spiccano Massimo Arlechino, già “ideatore del simbolo di Alleanza Nazionale che sarà al mio fianco” e, secondo Repubblica, Marcello Tagliatela anche lui ex An.