C’è vita nei conti dei giornali. Al Fatto Quotidiano si dividono 2 milioni. E poi vanno in Borsa

Dopo un lungo percorso di riflessione, alla fine Il Fatto Quotidiano ha rotto gli indugi. Il gruppo editoriale si quoterà in Borsa

Dopo un lungo percorso di riflessione, alla fine Il Fatto Quotidiano ha rotto gli indugi. Il gruppo editoriale si quoterà in Borsa sul segmento Aim, dedicato alle piccole e medie imprese. La società Editoriale Il Fatto Spa, in una nota diffusa ieri, ha deciso di intraprende il processo per ampliare il proprio business. I principali azionisti della società sono Cinzia Monteverdi e Antonio Padellaro, entrambi con il 16,26%, Chiare Lettere e Edima, che detengono ciascuno l’11,34% del capitale, seguiti da Francesco Aliberti con il 7,35%. A chiudere la stessa Editoriale Il Fatto, che detiene azioni proprie pari al 25,67% del capitale sociale.

La società ha anche deciso di distribuire un lauto dividendo ai soci. Dal verbale dell’assemblea societaria emerge che la casa editrice ha chiuso il 2017 con un utile di 618 mila euro e, nell’assemblea dello scorso 10 maggio, ha deliberato all’unanimità di distribuire un dividendo di 2 milioni di euro, assegnando ai soci, oltre all’utile di esercizio, anche gli utili portati a nuovo (454 mila euro) e la riserva straordinaria (928 mila euro). La richiesta di distribuzione del dividendo, segnala il verbale riportato ieri dall’Ansa, è arrivata dai soci. L’amministratore delegato Monteverdi, nel mettere ai voti la proposta, ha fatto presente che, alla luce dello sbarco in Borsa e del piano industriale, “verranno effettuati importanti investimenti per gli sviluppi della società” ed “è dunque sensata una distribuzione del dividendo in previsione di un lock-up duraturo”.