Cessione di Repubblica e Stampa, Elkann tira dritto sulla vendita: la conferma dopo l’incontro di Gedi col sottosegretario Barachini

"Andiamo avanti con la vendita". E' quanto hanno comunicato i vertici di Gedi al governo sulla cessione delle testate al gruppo Antenna

Cessione di Repubblica e Stampa, Elkann tira dritto sulla vendita: la conferma dopo l’incontro di Gedi col sottosegretario Barachini

La vendita delle testate del gruppo Gedi non si ferma. È la risposta data dallo stesso gruppo (ancora per poco) in mano alla famiglia Elkan, dopo l’incontro di ieri tra il Presidente Paolo Ceretti e l’Ad Gabriele Comuzzo con Alberto Barachini, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’informazione e all’editoria.

“Trattativa con Antenna da approfondire”

La proprietà ha “deciso di approfondire le trattative con il Gruppo Antenna”, si legge in una nota di Gedi, “Antenna è un gruppo media con significativa presenza internazionale, opera in 22 paesi, con portafoglio prodotti multisettoriale (Tv, Digital, Radio, Cinema, Eventi, Formazione, Musica, Editoria) e con 35 anni di esperienza nel settore. Sono aspetti concreti che dimostrano le dimensioni e l’ambizione di una realtà, che mira a dare ulteriore impulso allo sviluppo di Gedi, nella convinzione che la sostenibilità economica sia fondamentale per garantire piena indipendenza editoriale”.

Da Gedi solo vaghi impegni a garantire il pluralismo

Gli emissari di John Elkan hanno poi aggiunto che preservare il pluralismo informativo, l’indipendenza editoriale delle redazioni e le garanzie occupazionali sono temi “sempre stati prioritari per Gedi e per il suo azionista e il dialogo con Antenna group è la migliore soluzione per raggiungere questi obiettivi”. Tradotto: andiamo avanti, nonostante il coro di proteste e preoccupazioni che arriva dal mondo della politica e dell’informazione.

Dal canto suo Barachini ha chiesto “elementi informativi in merito alla definizione di eventuali accordi di cessione”, come si legge in una nota del governo, “e l’impegno dell’azienda a inserire in tali accordi la tutela dei livelli occupazionali e la garanzia dell’indipendenza editoriale di testate storiche che rappresentano un importante asset dell’ecosistema informativo pluralistico nazionale”.

Quindi il sottosegretario ha incontrato i Cdr di Stampa e Repubblica e si è detto “disponibile in qualsiasi momento a riferire in Parlamento per gli elementi di competenza del governo”. Poi, guardando più avanti, “pronto a incontrare chi concretizzerà un interesse all’acquisizione delle testate per chiedergli un impegno rispetto alla tutela dei livelli occupazionali e alla garanzia dell’indipendenza editoriale”.

Intanto ieri i giornalisti di Repubblica hanno scioperato e hanno partecipato alle manifestazioni organizzate dalla Cgil.