Chiesto il processo per Parnasi, Palozzi, Civita e gli altri indagati nell’inchiesta sulla costruzione del nuovo Stadio della Roma

Richieste di rinvio a giudizio nell'inchiesta sullo Stadio della Roma

La Procura di Roma ha richiesto il rinvio a giudizio per i 15 indagati nell’ambito dell’inchiesta sui presunti illeciti legati in relazione alla costruzione del nuovo Stadio della Roma a Tor di Valle. La richiesta di processo, anzitutto, è stata avanzata nei confronti dell’imprenditore della Eurnova, Luca Parnasi, e di cinque suoi stretti collaboratori (Luca Caporilli, Giulio Mangosi, Nabor Zaffiri, Gianluca Talone e Simone Contasta). Il pm Barbara Zuin e il procuratore aggiunto Paolo Ielo ipotizzano, a seconda delle posizioni, i reati di associazione per delinquere, corruzione e finanziamento illecito.

L’elenco contempla anche i nomi di Adriano Palozzi (ex vicepresidente del Consiglio della Regione Lazio di Forza Italia), Michele Civita (attuale consigliere regionale Pd), il soprintendente ai beni culturali di Roma, Francesco Prosperetti, e poi Davide Bordoni, consigliere comunale di Forza Italia, Vanessa Aznar Ababire, amministratrice formale della Pixie Social Media srl, di cui Palozzi era amministratore di fatto, Daniele Leoni, funzionario del Dipartimento Urbanistica del Comune di Roma, Giampaolo Gola assessore allo sport del X Municipio, l’architetto Paolo Desideri, e Claudio Santini, ex capo di Gabinetto al Mibact.

Nei confronti di altri indagati, e cioè l’ex presidente di Acea, Luca Alfredo Lanzalone, il legale Luciano Costantini e Fabio Serini, commissario straordinario dell’Ipa, l’ente previdenziale dei dipendenti capitolini, i magistrati avevano già chiesto e ottenuto il giudizio immediato con il processo in tribunale che si aprirà il mese prossimo. Le accuse vanno dalla corruzione al traffico di influenze illecite. Ora sarà il gip a decidere se disporre o meno il giudizio immediato.