Cisl, l’ultima di Bonanni: una banca sui dati dei Comuni

di Stefano Sansonetti

L’ultima trovata della Cisl. Non c’è niente da fare, dalle parti del sindacato di Raffaele Bonanni la fantasia è una dote importante, anche se si è costretti a pagarla un bel po’ di tempo e denaro. Il progetto in questione è stato coltivato per circa un anno e adesso è pronto a partire. La Confederazione di via Po sta per dotarsi di una sua super banca dati finanziaria che contiene informazioni di bilancio dei circa 8 mila comuni italiani, più un numero imprecisato di dati di aziende pubbliche locali e indicatori economici di settore. Il lavoro per mettere insieme tutto questo bendidio è stato commissionato dalla Cisl alla Bureau Van Dijk, società di analisi finanziarie con quartier generale a Bruxelles ma controllata dal fondo inglese Charterhouse Capital Partners. A che serve una banca dati finanziaria interna a un sindacato? L’operazione sarà presentata nei prossimi giorni. Per ora quello che filtra è che “lo scopo è quello di conoscere quanto spende ciascuno degli 8 mila comuni censiti per l’erogazione del welfare e se l’amministrazione comunale presa in esame gode di buona salute”. L’obiettivo, secondo le poche informazioni disponibili, è quello di creare “un valido strumento per permettere al sindacato una migliore contrattazione territoriale”.

Le reazioni
Inutile dire che, come più volte è accaduto in tempi recenti per diverse iniziative “economiche” della Cisl, anche in questa occasione il piano sta destando più di qualche interrogativo. In questo caso, da quello che emerge, si tratta di un servizio che la Confederazione ha pagato alla Bureau Van Dijk. Da segnalare che la banca dati si chiamerà “Aida Cisl”, laddove per Aida si intende “Analisi informatizzata delle aziende”. Un prodotto già venduto in Italia dalla società con sede a Bruxelles e filiali in Italia. La quale, contattata da La Notizia, ha fatto sapere che siamo di fronte a “una banca dati creata da Cisl e Bureau Van Dijk”, nel senso che la società ha assemblato contenuti “chiesti direttamente dal sindacato”. I dati contenuti nel maxi-archivio sono “di tre tipologie: settore aziende, con una riclassificazione dei bilanci per fornire un’interpretazione in chiave sindacale utile all’attività di contrattazione di secondo livello; settore welfare, per far capire l’andamento delle spese sociali dei comuni; settori economici italiani, con dati messi a disposizione dalla Sose”, la società del ministero dell’economia che mette a punto gli studi di settore per stabilire in via statistica il volume di affari di piccole imprese e professionisti. Insomma, si dovrebbe trattare di uno strumento conoscitivo per i sindacalisti. Un qualcosa di particolarmente innovativo se ancora la Bureau Van Dijk ha precisato che “è la prima volta a livello internazionale che si mette a disposizione di un sindacato uno strumento di questo tipo focalizzato sui temi di interesse economico”.

L’esborso
Di sicuro per mettere insieme questi dati c’è voluto del tempo. Già nel corso del congresso Cisl del giugno 2013 si era parlato di un progetto in corso. Insomma, questo significa che come minimo la creazione della banca dati è durata un anno. Ma a quale costo? E qui le cifre sono top secret. Bureau Van Dijk ammette ovviamente di essere stata pagata. “Ma non possiamo fornire le cifra sborsata dal cliente”, aggiungono. La Cisl, contattata per fornire un’indicazione, non ha voluto rispondere alla domanda, dicendo che ci sarà una comunicazione ufficiale nei prossimi giorni. Ma forse a qualcuno del sindacato piacerebbe sapere quanto si è speso per l’operazione.
@SSansonetti