Coesione Ue, le Regioni in rivolta: nel mirino i dossier di Fitto

Le Regioni europee in rivolta per la gestione del bilancio in tema di coesione. E nel mirino finisce Fitto, responsabile del dossier.

Coesione Ue, le Regioni in rivolta: nel mirino i dossier di Fitto

Le Regioni europee in rivolta contro la Commissione guidata da Ursula von der Leyen. E contro il titolare del dossier sulla coesione, ovvero il vicepresidente dell’esecutivo comunitario, Raffaele Fitto. A essere contestata è quella che non è considerata solo una scelta politica, ma una strategia su come sarà l’Ue del futuro. Tema del contendere è il prossimo bilancio a lungo termine 2028-2034: la proposta della Commissione infrange il “legame diretto tra l’Ue e le sue regioni”, secondo i governatori e i sindacati che sono riuniti per la Settimana europea delle regioni e delle città.

Coesione, Regione in rivolta in Ue contro Fitto e la Commissione

La loro posizione è netta: sono fermamente contrari alla nazionalizzazione della spesa dei prossimi sette anni, prevista dalla proposta della Commissione. Secondo Kata Tutto, presidente del Comitato Ue delle Regioni, questa scelta fa retrocedere la politica di coesione “a un fondo di beneficenza”. Non sembrano bastare le rassicurazioni arrivate da von der Leyen, secondo la quale non cambierà il principio che guida le politiche di coesione. E neanche quelle di Fitto, che però ammette che la coesione oggi non può restare la stessa del passato, considerando i cambiamenti globali da affrontare.

Attualmente la coesione può contare su un bilancio di 392 miliardi fino al 2027, ma il rischio è quello di un ridimensionamento in futuro. Per Tutto il timore è di una “competizione tra politica agricola e politica di coesione” all’interno di un fondo unico. Le criticità, a partire da disoccupazione in crescita, povertà ed esclusione sociale, rischiano – secondo il report annuale del Comitato europeo delle Regioni – di aggravarsi con la nuova proposta di bilancio e con le nuove sfide da affrontare, come cristi abitativa, crollo demografico e cambiamenti climatici.