Come adottare un bambino ucraino in Italia: chi può e le norme vigenti

Come adottare un bambino ucraino in Italia: chi può presentare domanda e quali sono i problemi e le norme vigenti a riguardo.

Come adottare un bambino ucraino in Italia: chi può e le norme vigenti

Come adottare un bambino ucraino in Italia: chi può e quali sono le norme vigenti? Con lo scoppio della guerra in Ucraina, il mondo si sta attivando per accogliere i profughi che stanno scappando dal conflitto innescato dall’invasione russa. In questo contesto, sono tanti i bambini in fuga – molti dei quali rimasti orfani – che meritano di cominciare una nuova vita con una nuova famiglia, lontano dal conflitto armato.

Come adottare un bambino ucraino in Italia?

La macchina della solidarietà si è attivata in tutto il mondo e pare siano molte le famiglie, anche italiane, disposte ad adottare un bambino ucraino in fuga dalla guerra. Secondo l’Unicef, sono almeno un milione i bimbi che figurano tra i profughi ucraini. La maggior parte di essi stanno giungendo al confine senza i genitori.

Come adottare un bambino ucraino in Italia? La procedura è particolarmente complessa non solo per il conflitto in atto ma anche in poiché è indispensabile l’intervento dei tribunali.

Chi può adottare e quali sono le norme vigenti?

In Italia, le adozioni internazionali sono gestite dalla Commissione CAI creata dalla presidente del Consiglio dei ministri e sono regolate dalla Convenzione de L’Aja n. 33 del 29 maggio 1993.

Il percorso adottivo comincia con la dichiarazione della coppia al Tribunale per i minorenni sulla disponibilità ad adottare. Per poter presentare domanda, tuttavia, bisogna rispettare alcuni requisiti. I coniugi, infatti, devono essere sposati da almeno tre anni e non devono essere separati, neanche di fatto.

Nel caso in cui il giudice dovesse emettere il decreto di idoneità, nel processo subentra un Ente autorizzato dal CAI e si procede con l’abbinamento. La famiglia può conoscere il minore che le è stato assegnato e recarsi nel Paese in cui il piccolo si trova. Qualora si decida di proseguire con l’adozione, la procedura deve essere completata nel Paese straniero. Successivamente, si dovrà attendere la sentenza di adozione nel Paese di origine.

Completata la procedura nel Paese straniero, si ottiene l’autorizzazione all’ingresso e alla residenza del minore in Italia alla quale si aggiunge anche il visto di adozione, rilasciato dal Consolato italiano con sede nel Paese di provenienza del bambino.

Problemi su come adottare un bambino ucraino in Italia

In considerazione della necessità di intervento dei tribunali del Paese di origine del minore, gli iter appaiono bloccati a causa della guerra in Ucraina, cominciata con l’invasione russa dello scorso 24 febbraio 2022.

Secondo quanto riferito dalla CAI, al momento sono già 23 i minori ucraini associati a delle famiglie italiane e in attesa di adozione. Uno di essi ha già ricevuto anche la sentenza di adozione. Ciononostante, i bambini sono ancora in Ucraina a causa delle complicanze scaturite dal conflitto armato.

In merito alla situazione, è intervenuto il vicepresidente della Commissione, Vincenzo Starita, che ha dichiarato: “Stiamo facendo l’impossibile, ho scritto all’autorità centrale ucraina me è impossibile contattarla, abbiamo parlato con il console ucraino in Italia, abbiamo rappresentato il tema al Maeci e al dipartimento della Protezione Civile che ha la regia dell’emergenza. Dovrebbero essere ancora in Ucraina, forse qualcuno è già stato spostato in Paesi vicini”.