Commissione Europea, la sfida sui social

di Luca La Mantia

Enrico Letta e Martin Schulz: la sfida è lanciata. Se i social media contassero qualcosa nella scelta del prossimo presidente della Commissione Europea la scelta ricadrebbe su uno di questi due nomi. Entrambi dominano la scena sulle nuove piattaforme di comunicazione. E che siano davvero loro o il loro staff a lavorare bene sui Twitter e Facebook poco importa. In politica, nel ventunesimo secolo, bisogna anche sapersi destreggiare nel mare magnum della comunicazione online. Anche perché i social network sono ormai diventati il termometro della popolarità di un personaggio pubblico e, se parliamo di politici, del loro peso elettorale. E di peso, sempre restando sui social, Letta e Schulz ne hanno da vendere. Partiamo da Twitter dove l’ex presidente del Consiglio ha raggiunto circa 340mila follower. Numeri, per farsi capire, che fanno impallidire il candidato numero uno per la commissione Europea: Jean Claude Juncker, il quale è riuscito a totalizzare, sinora, poco più di 38mila seguaci virtuali. Se poi andiamo a calcolarci il dato dei retweet – cioè delle condivisioni di tweet postati da un profilo – la popolarità social di Letta è ancora più evidente. Gli ultimi duecento cinguetii provenienti dall’account dell’ex Premier sono stati, infatti, retweettati oltre 30mila volte. Meno forte, su Twitter, è Martin Schulz. L’attuale presidente dell’Europarlamento meno della metà dei follower di Letta: più di 110mila. Anche per quanto riguarda i retweet i numeri sono favorevoli a Letta. Gli ultimi duecento tweet di Schulz sono stati, infatti, retweettati quasi duemila volte. Meglio, da questo punto di vista, va a Juncker, ricinguettato più di quattromila volte. Insomma per Twitter il successore di Manuel Barroso dovrebbe essere Enrico Letta. Il seguito dell’ex premier è così vasto che non può provenire solo da un Paese, il nostro, in cui il web è frequentato solo da una parte della popolazione. La conseguenza di questo ragionamento è evidente: Letta ha un appeal internazionale superiore a Juncker e Schulz. Il discorso cambia se prendiamo in considerazione Facebook. Sul social network fondato da Mark Zuckerberg i rapporti di forza Letta-Schulz si invertono. La pagina fan del leader socialdemocratico tedesco ha, infatti, raggiunto quota 130mila “mi piace”. Perfomance che batte nettamente quella dell’ex Premier italiano. Su Facebook Letta ha sia un profilo personale che una pagina fan. Il suo account somma 5mila amici – il massimo raggiungibile su Fb – a 10mila seguaci, per un totale di 16mila contatti. I “like” espressi sulla page del politico toscano sono, invece, quasi 57mila. Dato, questo, cui si aggiunge quello dei quasi duemila “ne parlano”, un indice che calcola la mole di discussioni generate da una specifica pagina Facebook. Letta, quindi, sul social più diffuso al mondo deve concedere a Schulz l’onore delle armi. Ma fa comunque meglio di Jean Claude Junker. La pagina fan dell’ex primo ministro del Lussemburgo non agguanta nemmeno quota 18mila “mi piace”. Tuttavia ha una grande capacità di originare il dibattito online, come dimostrano i suoi 6mila e cinquecento “ne parlano”.
Letta domina su Twitter, Schulz strapazza la concorrenza su Facebook, Juncker arranca su entrambi i social media. E gli outsider? Non pervenuti. L’unico che si distingue un minimo è Guy Verhofstadt. Il leader liberale belga ha un profilo Twitter che ha raccolto più di 27mila follower e un pagina fan di Facebook con quasi 23mila “like” e circa 12mila “ne parlano”. Troppo poco per impensierire quei due.