Con il 2023 arriva una lunga lista di rincari

Dai carburanti alle bollette. E dai pedaggi autostradali ai prodotti alimentari. Fino ai mutui. Ecco tutti i rincari del 2023.

Con il 2023 arriva una lunga lista di rincari

Anno nuovo, vita vecchia. Il 2023 porta in dote un bel po’ di aumenti, alla faccia delle rassicurazioni del Governo e delle promesse fatte in campagna elettorale. Le prime tre voci in cima alla lista dei rincari che peseranno, da subito, sui bilanci di famiglie e imprese sono: carburanti, bollette e pedaggi. Ma non finisce qui. Nella lista, con il segno più, ci sono anche tabacchi, Rc auto, trasporti, prodotti alimentari e mutui. Sommando il tutto, ha calcolato il Codacons, l’anno appena iniziato dovrebbe pesare circa 2.435 euro in più a famiglia.

Dai carburanti alle bollette. E dai pedaggi autostradali ai prodotti alimentari. Fino ai mutui. Ecco tutti i rincari del 2023

CARBURANTI
Il capitolo più oneroso riguarda i carburanti, e in questo – per usare una frase cara alla maggioranza – la pacchia sembra finita. Infatti dal primo gennaio il prezzo di benzina, gasolio e Gpl ha subito un rincaro automatico dopo 9 mesi di sconti sulle accise decretati prima dal governo Draghi (-30,5 cent/litro) e poi confermati, fino al 31 dicembre, dall’Esecutivo Meloni (-18,3 cent/litro). Per benzina e gasolio sono circa 20 centesimi in più al litro, rispetto al 30 dicembre. Le accise, ha calcolato Staffetta quotidiana, sono tornate al livello del 21 marzo 2022 e così ripartire: +18,3 cent/litro su benzina e gasolio, +4,3 cent/litro sul Gpl. La benzina al self service sale in media a 1,732 euro/litro, il diesel a 1,794 euro/litro. Al servito: 1,891 euro/litro la benzina, 1,953 euro/litro il diesel, 0,780 euro/litro il Gpl.

PEDAGGI
Poi c’è il capitolo pedaggi. Una volta la colpa era dei gestori, in particolare dei Benetton, ora a controllare le autostrade è Cassa Depositi e Prestiti, dunque il Governo, ma la musica non è cambiata. Dal crollo del Morandi le tariffe erano bloccate, ma il 2023 le ha rimesse in movimento. Più 2% sulla rete Aspi dall’1° gennaio che salirà di un ulteriore 1,34% a partire da luglio. Assoutenti ha elaborato che per andare da Roma (sud) a Milano (ovest) il pedaggio è salito dai 46,5 euro del 2022 agli attuali 47,3 (48 euro a luglio). Da Napoli (nord) a Milano da 58,6 euro a 59,70 (60,5 euro a luglio). Da Bologna si è passati da 55,1 euro a 56,1 euro (56,9 euro da luglio). Ma Salvini esulta perché poteva andare peggio: “È stato scongiurato un aumento che sfiorava il 5%”. Confermato, invece, lo stop agli aumenti su A24 e A25.

BOLLETTE
Fiato sospeso per quanto riguarda luce e gas. Per l’elettricità l’Autorità per l’energia ha annunciato nel primo trimestre dell’anno un provvidenziale calo di oltre il 19%, ma per il gas l’andamento potrebbe essere opposto. In attesa di comunicazioni dall’Arera, Nomisma stima che il rincaro mensile per il gas potrebbe sfiorare il 20%.

ASSICURAZIONI
Aumenti per oltre 800mila automobilisti che nel 2022 hanno causato un sinistro con colpa. Secondo l’Osservatorio Facile.it a dicembre 2022 il premio medio Rc auto registrato in Italia è stato di poco superiore ai 458 euro, il 7,23% in più rispetto a un anno prima.

TABACCHI, ALIMENTI, MUTUI
Per quanto riguarda i tabacchi è scattato l’aumento della componente fissa del prezzo del pacchetto: +20 centesimi nel 2023. Poi tocca ai prodotti alimentari. Il Codacons stima che ogni famiglia, a parità di consumi, spenderà circa 507 euro in più. L’aumento del costo del denaro, infine, inciderà sui mutui: in media +1.260 euro. Secondo una simulazione di Facile.it il rincaro potrebbe arrivare fino a 180 euro a rata per quelli a tasso variabile.