Con il Governo Meloni si ritorna a parlare di mini naja

L'idea della mini naja volontaria piace a La Russa, che annuncia un ddl al Senato. Ma anche al premier Meloni.

Con il Governo Meloni si ritorna a parlare di mini naja

Complice la parata degli Alpini si ritorna a parlare della mini naja, ma non è il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a farlo, al quale, pare, che l’idea di ripristinare la leva militare non piaccia. Ancora una volta a prendere il discorso è il presidente del Senato, Ignazio La Russa, come aveva già fatto a dicembre. Un’ipotesi che, a quanto pare, piace anche al premier, Giorgia Meloni.

L’idea della mini naja volontaria piace a La Russa, che annuncia un ddl al Senato. Ma anche al premier Meloni

“Sicuramente è un tema che si può affrontare come ipotesi volontaria, alternativa al servizio civile. Quello secondo me è l’approccio giusto” ha detto, ieri, a margine dell’adunata degli alpini a Udine, il presidente del Consiglio Meloni, rispondendo a una domanda se fosse favorevole al ripristino della mini naja.

La Russa annuncia l’arrivo al Senato di un disegno di legge per reintrodurre il servizio militare volontario di 40 giorni

Più netto La Russa, che ne aveva già parlato in passato. Il presidente del Senato ne ha parlato anche lui a margine dell’Adunata degli Alpini facendo sapere che un disegno di legge sulla mini naja volontaria di 40 giorni “lo stanno preparando i colleghi senatori e lo presenteranno tra poco”.

Gasparri: “Non c’è nessun ritorno alla leva obbligatoria”

“Alcuni fanno titoli esemplificativi non comprendendo ciò di cui si discute. Non c’è nessun ritorno alla leva obbligatoria, che resterà sospesa per legge come avviene da molti anni. C’è chi ipotizza semplicemente il ripristino della cosiddetta mini naja” ha voluto chiarire, invece, il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri.

“Una scelta volontaria e di poche settimane che già fu sperimentata – ha aggiunto l’esponente azzurro parlando della mini naja -, con qualche successo, dal 2009 al 2013, quando già c’erano forze armate professionali su base volontaria. Quindi l’impianto resterà quello attuale, ovvero con forze armate di professionisti, come i tempi e le competenze necessarie impongono da tempo”.

“L’abolizione della leva per tutti – ricorda Gasparri – avvenne tempo fa grazie ai governi di centrodestra. Ciò di cui alcuni parlano è la possibilità che dei ragazzi possano, per quaranta giorni, svolgere una attività volontaria di formazione presso le forze armate. Ciò si è già verificato anni fa. Ma la struttura della difesa resterà quella che è. E non si potrebbe fare diversamente”.