Con la fibra l’Italia diventa sostenibile

La tecnologia FTTH di Open Fiber è future proof e spinge sull’innovazione Green: con la fibra, l’Italia diventa più sostenibile.

Con la fibra l’Italia diventa sostenibile

Con la fibra l’Italia diventa sostenibile. Ormai da anni si discute sull’importanza di assicurare alle prossime generazioni un futuro sostenibile. Tanto da un punto di vista ambientale, quanto anche economico e sociale. È quindi fondamentale che lo sviluppo del Paese avvenga attraverso soluzioni moderne e con un impatto minimo sulla società e sulle risorse. La fibra ottica è un’innovazione green che oggi permette il raggiungimento di questi obiettivi attraverso una connessione ultraveloce talmente potente che sta rivoluzionando il modo di vivere e la quotidianità di milioni di persone e imprese, portando l’Italia verso un futuro che qualche anno fa poteva solo essere sognato. Ciò è possibile anche grazie alle aziende che con il loro impegno permettono alla società di trasformarsi in modo sostenibile, come ad esempio Open Fiber che sta realizzando lungo tutto il territorio nazionale un’infrastruttura ultrabroadband e finora ha coperto quasi 15 milioni di unità immobiliari.

La tecnologia FTTH di Open Fiber è future proof

La tecnologia  FTTH (Fiber To The Home, fibra fino a casa) su cui punta Open Fiber è future proof, a prova di futuro: assicura infatti prestazioni ad altissimo livello che consentono l’attivazione di servizi innovativi e all’avanguardia (es. smartworking, telemedicina, PA digitale) e lo sviluppo di nuove infrastrutture digitali e delle smart cities, città high-tech che ormai sono una realtà in diverse parti d’ Europa e del nostro Paese.

Milano è sede, ad esempio, del primo smart district d’Italia: “Uptown”. Un quartiere urbano “intelligente” nato dove un tempo vi erano solo pascoli, ma che oggi si distingue per essere una delle aree più moderne d’Europa. Risiedere in questo distretto significa per i milanesi – e non – essere totalmente inseriti in un contesto ipertecnologico che permette di godere di una connessione ultraveloce e sempre accessibile e dei relativi servizi digitali.

Gli abitanti di Uptown vivono un’esperienza sostenibile a 360°, dove tutto è a portata di mano. Hanno l’opportunità di usufruire di servizi innovativi quali, tra gli altri, l’internet of things, il cloud computing e la domotica favorendo così l’equilibrio tra le necessità del singolo e quelle familiari così come quelle lavorative e sociali. Il distretto è però anche un nucleo attrattivo per aziende ed imprese che potrà ulteriormente evolversi ed espandersi anche grazie alla rete in fibra ottica FTTH realizzata dall’azienda guidata da Mario Rossetti.

Con la fibra l’Italia diventa sostenibile

Grazie alla fibra ottica, il nostro Paese sta assistendo ad importanti ritorni dal punto di vista economico perché le aziende, grandi o piccole che siano, possono essere coinvolte nello sviluppo economico del mercato e ambire a opportunità prima impensabili. Ad esempio, nel piccolo comune di Pennabilli, in Emilia-Romagna, Open Fiber ha collegato il museo del calcolo e della matematica, “Mateureka”. Unico nel suo genere, il museo può oggi sfruttare la fibra ultraveloce per instaurare partnership con le Università e attirare nuovi visitatori. Ad essere cablate sono state però anche l’azienda vinicola Centanni a Montefiore dell’Aso (Ascoli Piceno), come anche l’azienda Agrivite a Vo’ (Padova). Entrambe grazie alla fibra hanno potuto dare un boost alle attività e godere di una generale ottimizzazione del lavoro e dei profitti.

Collegare le aree interne e i borghi antichi come Pennabilli è fondamentale per far sì che anche agli abitanti delle zone più remote del Paese sia garantita una connessione adeguata. Piccoli comuni come quello di Santa Fiora (Grosseto) o Parrano (Terni) possono così accedere a un servizio che permette loro di navigare fino a 1 Gbps (Gigabit al secondo) in modalità FTTH, una velocità pari o superiore a quella delle grandi città. Così facendo, da un lato si va limitando lo spopolamento delle zone rurali a favore invece della loro riscoperta e dall’altro si riduce il divario digitale dell’Italia con gli altri Stati Membri dell’Unione Europea. Così migliaia di comuni un tempo isolati possono ora diventare nuovamente meta di turismo, offrire ai propri residenti servizi all’avanguardia ed essere destinazione d’investimenti infrastrutturali privati come qualunque altra grande città del Paese estendendo così i propri orizzonti per il futuro.