Concessioni balneari 2022, le novità approvate dal Governo: cosa cambia, deroghe e canoni

Concessioni balneari 2022: trovata l’intesa di maggioranza. Tutte le novità approvate dal Governo: cosa cambia, indennizzi e deroghe.

Concessioni balneari 2022, le novità approvate dal Governo: cosa cambia, deroghe e canoni

Concessioni balneari 2022: trovata l’intesa di maggioranza. Tutte le novità approvate dal Governo: cosa cambia per le spiagge, per gli indennizzi e quali sono le deroghe previste?

Concessioni balneari 2022, le novità approvate dal Governo

Nella mattinata di giovedì 26 maggio, la maggioranza di Governo ha raggiunto l’intesa sul tema delle concessioni balneari 2022. Secondo quanto riferito da alcune fonti che hanno partecipato alla riunione dell’esecutivo italiano, il testo approvato ha rimandato ai decreti attuativi la definizione degli indennizzi senza fare riferimento all’avviamento dell’attività, alle perizie, alle scritture contabili e al valore dei beni.

Con il raggiungimento dell’accordo da parte della maggioranza, l’emendamento verrà inviato alla commissione Bilancio del Senato per il parere. Nella giornata di giovedì 26 maggio, inoltre, è attesa anche l’approvazione da parte della Commissione Industria a Palazzo Madama che provvederà a completare l’esame del ddl concorrenza. Il documento, poi, verrà presentato in Aula al Senato nella giornata di lunedì 30 maggio, così come da calendari. A quanto si apprende, è stata esclusa l’ipotesi del voto di fiducia.

Cosa cambia, indennizzi e deroghe

Nello specifico, per quanto riguarda l’articolo 2 del ddl concorrenza, le nuove gare per le concessioni balneari verranno organizzate entro la fine del 2023. In questo contesto, è stata trovata un’intesa che prevede la possibilità di proroga per al massimo un anno per tutti i casi di “difficoltà oggettive” nello svolgimento delle gare. Coloro che dovessero perdere la concessione avranno diritto a un indennizzo. Gli indennizzi, tuttavia, non sono stati quantificati e i criteri che ne regoleranno il calcolo e l’erogazione verranno stabiliti dal Governo con decreti delegati da stilare entro i sei mesi successivi all’approvazione della misura.

A questo proposito, dunque, saranno i decreti attuativi a determinare il valore dell’impresa al quale si farà riferimento per sostenere i concessionari uscenti, delineando riferimenti come perizie, avviamento commerciale, scritture contabili e valore dei beni.

Qualora gli stabilimenti balneari dovessero risultare abusivi, non in regola e non comunicati al Demanio, non si riceverà alcun tipo di indennizzo.