Concessioni balneari, arrestata la sindaca di Terracina Roberta Tintari (FdI)

La sindaca di Terracina, Roberta Tintari, è stata arrestata oggi. È accusata di turbata libertà degli incanti e falso.

La sindaca di Terracina, Roberta Tintari, è stata arrestata oggi nell’ambito di una operazione dei carabinieri. La prima cittadina del comune pontino, eletta tra le fila di Fratelli d’Italia, è accusata di turbata libertà degli incanti e falso. Insieme alla Tintari sono coinvolti nell’inchiesta anche il presidente del Consiglio comunale, Gianni Percoco, l’ex vicesindaco, Pierpaolo Marcuzzi e due funzionari.

La sindaca di Terracina Roberta Tintari è accusata di turbata libertà degli incanti e falso

Con Roberta Tintari sono finite ai domiciliari altre 5 persone e altre sette sono state interdette dai pubblici uffici. Tra le ipotesi di reato anche quella di corruzione. L’indagine dei carabinieri e della Capitaneria di Porto di Terracina, coordinata dalla procura di Latina, riguarda le concessioni balneari e il settore del demanio marittimo.

Coinvolto nell’inchiesta anche l’ex vicesindaco di Terracina Pierpaolo Marcuzzi

Alla sindaca Roberta Tintari, in particolare, è contestato un episodio di turbata libertà degli incanti in relazione alla gestione dell’arenile comunale. Insieme a lei, per fatti che risalgono al 2019, è coinvolto anche l’ex vicesindaco Marcuzzi, già arrestato a gennaio scorso.

“Nell’ambito dell’attività di indagine – ha riferito in una nota la Procura di Latina -, iniziata nell’agosto dell’anno 2019, è emersa una pluralità di fatti di rilievo penali connessi alla gestione dei servizi relativi alla balneazione, ad illegittime sanatorie riguardanti opere e manufatti insistenti sul pubblico demanio marittimo, a lavori ed opere pubbliche eseguite e commissionate dal Comune di Terracina nonché alla illegittima acquisizione e gestione di fondi economici strutturali”.

La Procura di Latina conferma che “la complessa e articolata attività investigativa, svolta in un arco temporale di circa 12 mesi e consistita in numerose ispezioni, acquisizioni documentali, testimonianze, pedinamenti, intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche ha consentito di disvelare e documentare condotte di pubblici funzionari, all’interno del Comune di Terracina, che appaiono finalizzate al perseguimento di interessi personali e non coerenti, dunque, con i compiti istituzionali”.