Inaugurato questa mattina il primo corso di formazione su Teorie e tecniche per l’orientamento degli adulti organizzato dalla Fondazione consulenti per il lavoro con il finanziamento del fondo interprofessionale Fonarcom.
Con l’emergenza pandemica, le politiche attive per il rilancio dell’economia e del lavoro hanno assunto via via maggiore rilevanza. Il consulente del lavoro si è trovato di fronte a molteplici sfide in termini di aggiornamento continuo, cambiamenti nei processi e nei servizi tradizionali e di relazione con i clienti. Si assiste così a una progressiva estensione degli ambiti di intervento del professionista, nel supporto alle aziende e alle persone in cerca di occupazione.
Il corso ha l’obiettivo di: fornire ai consulenti del lavoro – compresi quelli che si avvicinano per la prima volta alla professione – tutte le competenze utili a operare con gli strumenti delle politiche attive messe a disposizione dall’ANPAL e dalle Regioni; fare un’analisi efficace delle caratteristiche del mercato del lavoro; gestire i fabbisogni formativi degli individui; sostenere l’inclusione attiva e il sistema di promozione delle attività di orientamento. Tutto questo consentirà al consulente di costruire nuove opportunità di crescita della propria attività.
Nel corso dell’inaugurazione Vincenzo Silvestri (nella foto), presidente della Fondazione consulenti per il lavoro, ha dichiarato: “Per gli studi di consulenza del lavoro è importante entrare a far parte della rete della Fondazione che, a oggi, conta già 2500 delegati, 500 accreditati a livello nazionale e oltre 100 accreditati a livello regionale. Si tratta di una grande opportunità professionale per tutti coloro che intendono aprirsi alle nuove attività di gestione delle politiche attive, approcciando il ruolo con competenza e professionalità”.
Andrea Cafà, presidente del fondo interprofessionale Fonarcom, si è così espresso: “Come fondo, crediamo fortemente nella centralità delle politiche attive per il rilancio dell’economia del Paese. Samo soddisfatti di contribuire a questa importante iniziativa. Se è vero che le politiche attive richiedono investimenti, è dallo sviluppo delle competenze dei professionisti del settore, come i consulenti del lavoro, che dobbiamo partire. La ripartenza delle nostre imprese passa proprio dall’up-skilling e dal re-skilling dei soggetti capaci di supportare aziende e lavoratori nelle transizioni verso il green e il digitale”.
Le lezioni si svolgeranno a distanza e avranno una durata complessiva di 40 ore.