Consensi e qualche dubbio sul manifesto di Conte. Buona la prima per l’ex premier. Restano i nodi irrisolti da Rousseau ai due mandati

Il giorno dopo l’incontro di Giuseppe Conte con gli eletti M5S rimangono sul tavolo tutti i nodi ancora irrisolti del Movimento cinque stelle.

Consensi e qualche dubbio sul manifesto di Conte. Buona la prima per l’ex premier. Restano i nodi irrisolti da Rousseau ai due mandati

Il giorno dopo l’incontro di Giuseppe Conte con gli eletti M5S – avvenuto in streaming – rimangono sul tavolo i nodi irrisolti del Movimento. A parte la frecciata che l’avvocato ha indirizzato alla piattaforma web rimane irrisolto il rapporto con Davide Casaleggio e Rousseau. Lo stesso si dica per lo schema delle alleanze (primo test le amministrative) con lo scoglio di Roma. E per – grande motivo di scontento per le truppe pentastellate – il limite dei due mandati.

“Oltre agli organi attuali, avremo peraltro articolazioni interne con tantissime posizioni in cui ciascuno di voi e, confido, anche tante nuove amiche e nuovi amici, secondo i propri talenti, le proprie inclinazioni e le proprie sensibilità potrete dare il proprio contributo alla vita associativa”, ha detto l’avvocato (qui il video integrale).

Un passaggio che alcuni hanno letto come un’allusione dell’avvocato a recuperare in quelle sedi “le competenze” di chi ha sforato il limite dei mandati. Una rassicurazione che di certo è destinata a non placare la fame di molti. Ma di tutto questo, ha detto l’ex premier, si parlerà dopo Pasqua. Conte provoca qualche mugugno ma raccoglie anche molti consensi. Insorge, per esempio, la consigliera laziale Francesca De Vito: “Rifondare il M5s non significa smantellarlo”.

Fiducioso l’europarlamentare Dino Giarrusso: “Io auspico – dice a La Notizia – che il M5S con Conte torni a tenere la barra dritta e salda sui nostri valori e obiettivi politici ed etici. Dobbiamo continuare a lottare per realizzare il nostro programma. Ancora tanto abbiamo da fare. Dobbiamo strutturarci come forza politica affidabile e onesta. Onestà e coraggio, di cui ha parlato Conte, ci vogliono per regolare anche i rapporti interni. Mi auguro che con la sua guida finiranno per sempre le beghe. Dobbiamo valorizzare gli attivisti, avere un’organizzazione giovanile forte e vera. Comprendere che c’è spazio per tutti. No a correnti. Alcuni hanno scambiato il Movimento come il proprio datore di lavoro. Noi dobbiamo essere al servizio dei cittadini. Sono convinto che una persona come Conte sia la guida adatta a gestire questa complessità. Ora abbiamo la possibilità di ripartire più forti di prima”.

Il Pd, da Goffredo Bettini a Peppe Provenzano, e Leu brindano alla guida di Conte per proseguire i lavori del cantiere giallorosso.