Conte: “Sul Reddito di cittadinanza vogliamo fare le cose per bene”. E su quota 100: “In Eni nel 2019 per ogni uscita ci saranno 2-3 nuovi occupati”

L'intervento del presidente del Consiglio Giuseppe Conte agli Stati Generali dei consulenti del lavoro

“Le ragioni del differimento del reddito di cittadinanza stanno nel fatto che vogliamo fare le cose per bene: non è concessione elettorale ma manifesto di questo governo”. E’ quanto ha detto il premier, Giuseppe Conte, intervenendo agli Stati Generali dei consulenti del lavoro. “Questo governo – ha aggiunto il presidente del Consiglio – sta facendo molto per cambiare il Paese e aiutare il sistema Italia. Abbiamo lavorato per aiutare l’occupazione stabile e l’uguaglianza: la nostra stella polare è l’articolo 3”.

“Stiamo impostando quota cento – ha detto ancora il premier – non solo come cosa giusta, per superare la Fornero, ma soprattutto per assicurare ricambio generazionale. Non anticipo dati ma posso dire che Eni, e non è la sola, mi ha anticipato nel 2019 per un lavoratore che esce ne saranno occupati due/tre”.

“Gli incentivi – ha aggiunto Conte parlando agli Stati Generali dei consulenti del lavoro – non basteranno da soli per aiutare l’occupazione e la crescita: servono altre leve. Una vera autostrada per la crescita deve avere investimenti, innovazione e semplificazione. La mediazione con Bruxelles non ha indebolito il piano investimenti. Abbiamo ottenuto flessibilità di bilancio per 3,4 miliardi. C’è un piano di 10 mld per il territorio e per riammodernare infrastrutture”.