Continui scivoloni e liti interne. Le destre iniziano a cedere consensi

Un sondaggio Swg mette in allarme la coalizione. Fratelli d’Italia perde l’1,2%, la Lega lo 0,3% e FI lo 0,8%.

Continui scivoloni e liti interne. Le destre iniziano a cedere consensi

Da un lato le politiche sui migranti che non hanno portato i risultati sperati e la definitiva fine del Reddito di cittadinanza, poi lo scaricabarile sul Superbonus e il no al Salario minimo. Dall’altro i continui scivoloni di esponenti del governo, come Daniela Santanchè che il 15 agosto diceva che il governo “sta lavorando” per “rendere le vacanze accessibili a tutti” oppure il ministro Adolfo Urso che assicurava che i prezzi della benzina erano sotto controllo proprio mentre stavano spiccando il volo, e per non farsi mancare nulla i silenzi di Giorgia Meloni che si è concessa oltre quindici giorni di assoluta – quanto legittima – vacanza. Sarebbe complicato riassumere in poche righe la sterminata trafila di motivi che sembrano aver avuto un peso non indifferente sull’elettorato del Centrodestra come fotografato dal sondaggio Swg, realizzato per La7, da cui si può supporre che sia finita la luna di miele della coalizione con gli italiani.

Del resto i dati sono inequivocabili e lasciano pensare che quest’estate è destinata a lasciare il segno visto che tutti i partiti di maggioranza più che calati, sono letteralmente crollati. A far comprendere cosa sta accadendo più di mille parole, è il dato relativo a Fratelli d’Italia che al 4 settembre, ossia nella prima rilevazione dopo la pausa estiva, registra un pauroso -1,2% rispetto al 31 luglio. Si tratta di una dinamica davvero inedita per il partito schiacciasassi che dopo aver vinto le elezioni di un anno fa, fino a quest’estate era riuscito addirittura a crescere arrivando al 30% mentre ora deve accontentarsi del 28,2%.

Difficile non notare come la flessione sia talmente importante che non può passare inosservata. A far pensare che i problemi siano più profondi e generali di quanto non si possa immaginare è anche – e soprattutto – il fatto che a calare non è solo il partito della Meloni ma l’intera coalizione. Perfino la Lega di Matteo Salvini che per settimane ha cavalcato ogni tema populistico, come la difesa del generale Roberto Vannacci in virtù del ‘diritto di parola’ oppure la riproposizione della castrazione chimica dopo ogni violenza sessuale, ottenendo consensi a discapito dei suoi stessi alleati, ora è in perdita.

Un sondaggio Swg mette in allarme la coalizione. Fratelli d’Italia perde l’1,2%, la Lega lo 0,3% e FI lo 0,8%

Il Carroccio, infatti, registra una flessione dello 0,3%, assestandosi al 9,4% e quindi vedendo allontanarsi la soglia psicologica del 10%. Battuta d’arresto pesante anche per Forza Italia che vede ormai esaurito l’effetto nostalgia scaturito a seguito della morte di Silvio Berlusconi, arrivando a scontare un sonoro -0,8% che porta il partito al 6,4%.

Ma se il Centrodestra piange, il Pd non ride. Davanti a un disastro tanto grande, molti si sarebbero aspettati una risalita dei dem ma questa, dati alla mano, non c’è. Al contrario, Elly Schlein resta sostanzialmente stabile, segnando una crescita dello 0,1%, a quota 20,1%. Un risultato che per molti opinionisti è la prova che la nuova linea non sta facendo breccia nell’elettorato.

Nelle opposizioni la miglior performance è quella del Movimento 5 Stelle, che dopo un’estate passata sui territori e a sostegno dei più deboli, si pensi alle battaglie sul Reddito di cittadinanza, sul Superbonus e sul Salario minimo, è riuscito a risalire la china segnano un +0,6% che porta il partito di Giuseppe Conte, sempre più terza forza parlamentare, al 16,9%. Cresce lievemente Azione di Carlo Calenda che con +0,1% arriva a quota 3,5%, seguita da Verdi e Sinistra italiana al 3,3% grazie a una crescita dello 0,3% e Italia viva che segna un +0,3% e arriva al 2,8%.